Ha atteso sette anni e sei mesi per vedere all’orizzonte la propria ristrutturazione post sisma, ed ora il cantiere prende il via. La chiesa di San Francesco, la più importante da un punto di vista architettonico di quelle presenti sul territorio gualdese, ha visto innalzata in queste ore la gru della ditta edile Pecci che sta seguendo i lavori e il centro di Gualdo si è fermato per l’occasione. Bloccata Piazza Martiri, modificato il traffico cittadino, che è stato chiuso nel tratto di Corso Italia dando accesso alle macchine da via Calai verso via Storelli e i giardini pubblici, in modo da agevolare le lunghe ore di lavoro e di manovre necessarie per l’istallazione del cantiere. Unico luogo possibile per innalzare la gru la piazzetta di san Francesco troppo piccola e di difficile accesso per arrivarvi con dei mezzi pesanti; per questo è stata fatta arrivare una gru di mole maggiore della Saetta di Perugia allestita in piazza Martiri con l’unico fine di trasportare con il proprio braccio i pezzi nella piazzetta di san Francesco scavalcando il tetto della chiesa. Un lavoro delicato e complesso che ha richiesto ore di intervento, indice delle difficoltà alle quali questa ricostruzione post sima ha abituato i gualdesi, in un centro storico profondamente colpito e di faticoso accesso. Da questo momento in poi la ditta edile avrà un anno di tempo per concludere i lavori – il cantiere, se non ci saranno inciampi, dovrà concludersi nell’aprile 2006 – lavori che consistono nello svuotamento delle volte a crociera della chiesa e nel rifacimento del tetto con una nuova tecnica studiata proprio per edifici storici che utilizza strutture in ferro e legno. 2 miliardi e 700 milioni di vecchie lire l’importo a base d’asta dell’intervento di ristrutturazione che restituirà alla città una delle chiese francescane più apprezzate dell’Umbria, costruita a metà del XIII secolo seguendo in parte la pianta e l’alzato della basilica di Assisi, sede di un convento popoloso e fiorente fino a Quattrocento inoltrato, negli anni divenuta pinacoteca e luogo espositivo. In futuro forse, per volontà dell’amministrazione comunale, sarà museo archeologico; non manca chi invece la vorrebbe restituita al culto, offerta ai gualdesi e ai passanti come museo di se stessa, risarcita degli arredi che le appartengono e che oggi sono ospitati nel museo civico, ovvero la raffinata croce lignea del Duecento e il polittico quattrocentesco di Niccolò Alunno.