Quando gli interventi artigiani avvenivano porta a porta, la rete del metano era di la' da venire, il fast-food solo una immaginazione e la fiera il momento clou dell' annata agricola, una bicicletta a triciclo era la risposta a molti problemi: ''Mestieri in bicicletta'' e' il titolo di una esposizione allestita nell' ambito della Mostra del tartufo bianco in corso a Gubbio. Ospita una decina di biciclette d' epoca originali ed attrezzate per svolgere antichi mestieri. Si tratta di alcuni pezzi esposti qui per l' occasione da Luciano Pellegrini, che fanno parte di una collezione piu' ampia, di 38 pezzi, in mostra a Fabriano (in via Cialdini). Pellegrini ha raccolto nell' arco di almeno 25 anni biciclette d' epoca provenienti da tutte le regioni italiane, che in molti casi sono state usate fino agli anni Sessanta del '900. C' e' la bicicletta dello ''smielatore'', attrezzata con un cappuccio a rete, guanti e soffietto, con un recipiente girevole mosso dai pedali nel quale si pongono i telai con il miele; la bicicletta del ''venditore di piadina romagnola'' con i fornelletti, un piano con un matterello per stendere la pasta e un appoggio per affettare il prosciutto; e la bici del ''merciaio'', con un contenitore dai cui cassetti escono spilli, merletti, bottoni, pettini e fermacapelli, che in un angolo di fiera attira un folto pubblico femminile. Li' vicino, il ''venditore di giocattoli'' alza il coperchio del suo baule e mostra trenini, piccole auto in latta, un paio di fuciletti a tappo, pallottolieri e bambole di tutte le misure, mentre con un grammofono richiama i visitatori. Ci sono anche la bicicletta del ''teatro delle marionette'', di chiara provenienza siciliana, ed un triciclo delle Poste e telegrafi, per la consegna dei pacchi. Al divertimento dei presenti provvede poi la bicicletta ''semplice'' del ''cinematografaro'', che non e' un triciclo e dal cui baule esce un proiettore, da attaccare ad una presa elettrica volante, che viene montato sopra alla ruota posteriore, mentre da sotto il sedile spunta un teloncino bianco arrotolato, per la proiezione di una vecchia pellicola. Ma ancora, ci sono le biciclette del ''calderaio'', del ''gelataio'', del ''norcino'', del ''barbiere'', fino alla bicicletta del ''prete'' con l' ombrellino giallo, per portare il viatico e l' olio santo ai moribondi nelle campagne lontane.
Gubbio/Gualdo Tadino
30/10/2006 17:00
Redazione