Aperture nei festivi, coro di sì a Gubbio

(da Il Giornale dell'Umbria) Niente più saracinesche abbassate e centri storici deserti nei giorni di festa. E' stato infatti firmato l'accordo tra Regione, Anci Umbria, Confesercenti, Confcommercio e sindacati di settore per la deroga alle giornate di chiusura obbligatoria dei negozi nei centri storici delle città e nei piccoli borghi rurali a vocazione turistica durante le festività speciali. Un accordo atteso da tempo da città che come Gubbio fanno del turismo uno dei punti di forza maggiori. Fino ad ora infatti, oltre alle otto domeniche annuali consentite, agli esercizi commerciali era vietata l'apertura durante gli altri giorni festivi, e soprattutto nei cosiddetti "superfestivi", vale a dire 1 gennaio, 6 gennaio, Pasqua, Lunedì dell'Angelo, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 25 dicembre e 26 dicembre. Adesso invece spetterà ad ogni singolo comune, di concerto con le associazioni di categoria e i sindacati locali, decidere in merito ai superfestivi. "Dopo un anno di incontri abbiamo finalmente raggiunto l'accordo - ha affermato il presidente di Confesercenti Gianfranco Urbani - Fino ad ora molti commercianti, incuranti della legge, hanno tenuto aperti i propri negozi nonostante fosse vietato, adesso invece ci sarà più chiarezza". "Dopo l'incertezza iniziale anche Confcommercio ha firmato l'accordo - ha aggiunto il presidente di Confcommercio Lucio Lupini - Si stanno liberalizzando le licenze, perché i commercianti non possono tenere aperti i negozi quando ci sono i turisti?". Soddisfatta anche l'amministrazione comunale. "L'accordo lascia margine d'azione a livello locale. - ha affermato l'assessore alle Attività Produttive Graziano Cappannelli - Una città a vocazione turistica come Gubbio deve essere viva anche di domenica e nei giorni festivi". A breve quindi comune, associazioni di categoria e sindacati locali si riuniranno per stilare il calendario annuale delle aperture. Ogni superfestivo però dovrà essere recuperato in una delle otto domeniche in cui è consentita l'apertura, per garantire ai dipendenti i giorni di riposo che spettano loro. Ma cosa ne pensano i diretti interessati? Favorevole il titolare di "Sweet Sweet Way", in Corso Garibaldi, secondo il quale "tenere chiusa l'attività in questi giorni non avrebbe alcun senso, soprattutto considerando l'alta vocazione turistica della nostra città". Pienamente d'accordo anche Franco Belardi titolare dell'omonimo negozio d'abbigliamento. "In giorni come Natale o Pasqua Gubbio è presa d'assalto dai turisti, che permettono in poche ore guadagni che in una settimana la sola gente del posto non può garantire. L'accordo - ha proseguito - va incontro all'interesse reale dei commercianti e dell'intera città". Contrario invece il responsabile della "Gioielleria Bedini", situata sempre in Corso Garibaldi. "Tenere aperto il negozio in queste particolari festività, almeno per quanto concerne il mio settore, non porta ottimi risultati dal punto di vista del guadagno, - ha affermato - al massimo può rappresentare un buon successo sotto il profilo dell'abbellimento della città in queste determinate occasioni".