Nella tarda serata di ieri, alle 22:20, il centrosinistra riesce in extremis a non spaccarsi sul Piano regionale dei rifiuti, recuperando il dissenso di Rifondazione e Pdci e lasciando i Verdi con in mano il cerino dell'astensione al momento del voto. Il risultato finale, 15 voti favorevoli, 7 contrari ed un astenuto, Dottorini. Tre i punti salienti del documento approvato: il primo in cui si afferma che “sull’allargamento della discarica di Pietramelina non c’è nessun automatismo", il secondo che il Cdr potrà essere bruciato a Gubbio e Spoleto solo “previa concertazione con le amministrazioni locali” e il terzo che riguarda la costruzione di una holding regionale dei rifiuti.