"Da settimane si registrano focolai certificati e abbattimenti obbligatori che stanno mettendo in ginocchio intere aziende zootecniche, già penalizzate dall'impossibilità di movimentare il bestiame e dalla totale assenza di indennizzi e vaccini tempestivi. Serve un intervento immediato e concreto da parte della Regione, cui chiediamo di fare chiarezza sulla gestione dell'emergenza sanitaria causata dalla diffusione della febbre catarrale degli ovini, nota come 'lingua blu', che sta colpendo duramente numerosi allevamenti nelle province di Perugia e Terni": lo chiede, con un'interrogazione urgente, il consigliere regionale Nilo Arcudi (gruppo consiliare Tesei presidente-Umbria civica). Nell'atto, Arcudi chiede di "conoscere il numero esatto dei focolai registrati, suddivisi per provincia e comune; se sia stato definito un piano regionale di contenimento; la quantità di dosi vaccinali disponibili e i criteri di distribuzione; se sia previsto un intervento finanziario o la richiesta dello stato di calamità; quali strumenti siano stati attivati per il sostegno economico agli allevatori; l'eventuale attivazione di canali informativi e tecnici per supportare il settore". "La profilassi sanitaria - sostiene Arcudi - non può ricadere solo sugli allevatori: è urgente garantire loro strumenti rapidi di sostegno economico, una distribuzione efficace dei vaccini e una cabina di regia regionale per gestire e contenere l'emergenza. Non possiamo permettere che le aree interne umbre, già duramente colpite da crisi economiche e demografiche, vengano ulteriormente abbandonate"