Assembramenti e risse a Perugia, interviene anche Stirati: "Gubbio messa alla gogna, noi abbiamo agito subito. Mi aspetto analoghi provvedimenti da altre istituzioni"

Hanno destato scalpore e hanno fatto ben presto il giro del web le immagini relative alla burrascosa serata di ieri a Perugia, in pieno centro. Non solo assembramenti corposi in piazza IV novembre e nelle piazze della movida perugina ma addirittura anche un filmato contenente una violenta colluttazione tra giovani, dove ovviamente il distanziamento sociale appariva l'ultimo dei problemi. Una scena che ha scatenato reazioni di giusta condanna unanime e al tempo stesso ha portato anche a considerazioni su quale enfasi mediatica solo la scorsa settimana abbia avuto l'assembramento di corso Garibaldi a Gubbio, decisamente meno gremito e soprattutto senza alcun cenno di aggressione se non a carattere verbale. Analoghe situazioni di assembramento sono state documentate in altre città umbre come Foligno. Reazioni non sono mancate  anche a livello istituzionale, con un intervento video in serata del sindaco di Gubbio, Filippo Stirati:

“A seguito degli assembramenti che si sono verificati nella nostra città ho emesso ordinanze di concerto con le autorità sanitarie che, come noto, ha definito una serie di quarantene e di provvedimenti sanitari ed amministrativi. Per quelle vicende Gubbio è finita nell’occhio del ciclone mediatico anche nazionale. Alla luce di quello che abbiamo visto succedere nelle ultime ore in alcune città dell’Umbria, vorrei chiedere a tutte le autorità competenti ed a tutte le istituzioni, sanitarie e non, se verranno presi identici provvedimenti, se ci sarà lo stesso rigore che noi abbiamo adottato e la stessa meticolosità mediatica. Perché credo che di fronte ad assembramenti molto più gravi di quelli verificatisi a Gubbio il 15 maggio, ci debba essere la stessa risposta e lo stesso criterio univoco”.