Assisi celebra gli 800 anni delle stimmate di San Francesco. Nel giorno della festa che le celebra, martedì 17 settembre, si terrà presso la Basilica Superiore, alle ore 19, la prima del concerto-recitazione "La Verna Oratorio sulle stimmate". Esecuzione a cura della corale Verbum Dei, con la direzione del maestro Giovanni Proietti Modi. "Le stimmate di san Francesco sono come una sorta di matrioska: significati e valori che si intrecciano e si includono l'uno nell'altro senza confondersi, in un'ottica di reciproco richiamo e approfondimento", ha spiegato all'ANSA fra Giulio Cesareo, direttore Ufficio comunicazione del Sacro Convento di Assisi. "Le stimmate di Francesco - aggiunge - sono infatti la manifestazione all'esterno, nel corpo, di ciò che succede a una persona se si lascia immergere nell'amore. L'amore è scoperta ed esperienza che nell'accoglienza dell'altro o dell'altra noi stessi diventiamo più autentici. L'amore non elimina il male o i problemi; piuttosto nell'amore anche queste realtà, che non dovrebbero esserci, che sono una vera e propria contraddizione, diventano un luogo di incontro e relazione. La somiglianza di Francesco a Cristo (che è il volto umano dell'amore) non va intesa infatti semplicemente come un privilegio individuale, quanto proprio come uno svelamento di ciò che nel piccolo succede a tutti noi: la vita è meravigliosa ma certo ferisce tutti; eppure chi ama può fare esperienza che proprio le ferite non ci ripiegano su di noi ma sono il segno che amando si vive veramente, perché l'amore è sempre un nuovo inizio, è veramente risurrezione. Alcuni credono che la vita non sia bella se non raggiunge certi standard - economici, sanitari, culturali, sociali, lavorativi, Francesco stimmatizzato a La Verna mostra che nell'amore, solo e sempre, la nostra vita vive e fiorisce".