Bisoli pensa un Perugia tutto all'attacco: prende corpo il 4-2-4

Perugia dedito al recente passato, ovvero 4-2-3-1, oppure un Perugia spregiudicato stile Torino di Ventura con un 4-2-4 chiamato ad interrompere il digiuno interno di gol? Questo il dilemma alla vigilia della gara contro il Lanciano penultimo in classifica e con mister D'Aversa sempre più vicino al capolinea. L'occasione per i biancorossi è veramente ghiotta: fare tre punti significherebbe non solo tornare alla vittoria interna che manca addirittura dalla prima giornata, ma anche scalare posizioni in classifica in ottica play off e allungare la striscia di risultati utili. Una gara troppo importante, da non fallire per qualsiasi motivo al mondo, Bisoli lo sa e per curare la sterilità da gol della sua macchina starebbe pensando anche al 4-2-4 che sta facendo negli ultimi anni le fortune del Torino. Detto che Rizzo partirà dalla panchina, mentre Alhassan potrebbe addirittura restare ai box e quindi in tribuna, le scelte in difesa sono belle che fatte: Comotto agirà sulla sinistra, al centro Volta e Belmonte con Del Prete a destra. Davanti invece dipenderà tutto dal modulo: se prevalesse l'idea di una squadra volta all'attacco, Zebli e Della Rocca avrebbero sulle loro spalle il compito di sostenere tutto il centrocampo, in avanti invece l'escluso potrebbe essere addirittura Lanzafame, con Di Carmine e Ardemagni i due centrravanti “centrali”, sugli esterni invece Fabinho da una parte e Spinazzola dall'altra, con anche Zapata costretto a sedersi almeno ad inizio gara. Suggestioni ed ipotesi che filtrano dalla seduta a porte chiuse di ieri, anche se alla fine non ci sarà da meravigliarsi se dovesse restare il solirto “vecchio” modulo: a quel punto, sarà Spinazzola ad abbassarsi sulla linea mediana la fianco di Zebli e Della Rocca, trequartista otrebbe essere uno tra Fabinho e Lanzafame, con Di Carmine e Ardemagni in attacco, oppure Lanzafame trequartista, con Fabinho e Ardemagni a cercare la via del gol.