La promozione nei giovani, nelle famiglie, nelle società e nella scuola dei sani valori dello sport, della correttezza dei comportamenti, del rispetto delle regole e della persona sarà affidata a Città di Castello all’apposizione negli impianti sportivi delle targhe etiche del Panathlon con i principi della dichiarazione di Gand, una carta adottata dall'Onu, dall'Unesco, dalla Fifa, dalla Fiba e dal Coni. Grazie all’adesione dell’amministrazione tifernate, saranno 13 le strutture comunali del territorio, più palestre scolastiche e campi da gioco gestiti da associazioni, nei quali verranno affisse le tabelle che riporteranno due decaloghi: il “Diritto del Ragazzo nello Sport” e i “Doveri dei Genitori nello Sport. “Come amministrazione comunale siamo in prima linea nella promozione dello sport, ma soprattutto dell’educazione nella pratica sportiva e del rispetto delle regole”, ha affermato stamattina in conferenza stampa l’assessore allo Sport Massimo Massetti, che ha sottolineato come “l’obiettivo di questa iniziativa sia di responsabilizzare la comunità tifernate rispetto all’impegno di condividere e adottare chiari principi di comportamento finalizzati alla diffusione di valori positivi nello sport giovanile”. Massetti ha annunciato che il primo impianto a fregiarsi di una targa etica del Panathlon sarà il palazzetto dello sport di via Engels con entrambe le sale, e che le società sportive del territorio verranno invitate a far conoscere a dirigenti, tecnici, giovani e famiglie i decaloghi rivolti ai ragazzi e ai genitori già a partire dagli appuntamenti pre-natalizi nei quali abitualmente avviene l’incontro tra tutte le componenti dei vari sodalizi. Oltre all’assessore Massetti, presente con la dirigente comunale dello Sport Giuliana Zerbato, alla presentazione delle targhe etiche del Panathlon sono intervenuti il governatore dell’area 10 Umbria del sodalizio Andrea Tortora, il presidente del club valtiberino Giovanni Tasegian, con i vice presidenti Marcello Marini e Sergio Magalotti, il tesoriere Paolo Parlani e il consigliere Gabriele Tasegian, e il fiduciario Coni per l’Alta Umbria Simone Santi. “La carta di Gand adottata dal Panathlon International nel 2004 e promossa dai vari club nei loro territori, vuole essere un punto di riferimento europeo sull’etica dello sport”, ha spiegato Giovanni Tasegian, nell’evidenziare come “Città di Castello sia il primo Comune dell’Alta Umbria ad aderire all’iniziativa, attraverso la quale rivolgiamo ai ragazzi, alle famiglie, alle società e a tutti coloro che utilizzano impianti sportivi un appello a rispettare e diffondere i principi e valori fondanti dello sport”. Come è stato spiegato nell’incontro con i giornalisti, tra i principi al centro della dichiarazione di Gand ci siano il diritto al divertimento e al gioco; il diritto di riposare e di non lasciare che lo sport diventi un sacrificio teso ad arrivare sempre primi; il diritto di avere un allenatore che sia anche un educatore; i valori dell’amicizia, della lotta contro l’imbroglio, contro il doping, il ripudio della violenza fisica, verbale e morale e delle discriminazioni. “Alla base dell’impegno assunto con questa carta c'è la promozione del diritto importantissimo del ragazzo a fare sport e il richiamo alla corresponsabilità che devono assumere nel contesto della pratica sportiva le agenzie educative rappresentate dalla famiglia, dalla scuola e dalle società”, ha puntualizzato il governatore Tortora, che ha rimarcato “la sensibilità dell’amministrazione comunale di Città di Castello nello sposare un’iniziativa come la nostra, che punta a garantire un contesto civile alla pratica sportiva, perché possa essere vera palestra di valori per la crescita dei giovani come cittadini”. Nel portare il saluto del presidente del Comitato umbro del Coni Domenico Ignozza, che ha assicurato la propria presenza in occasione della prima apposizione delle targhe etiche a Città di Castello, il fiduciario Santi ha rimarcato “l’importanza di diffondere i sani principi dello sport in un’epoca storica nella quale sono ricorrenti e preoccupanti, perché soprattutto annidate nello sport giovanile, le degenerazioni che sfociano nella violenza e nella maleducazione”. Le prime strutture comunali nei quali verranno apposte le targhe etiche saranno il palazzetto dello sport (sala A e B) del capoluogo; il Centro Belvedere; il ciclodromo comunale; la pista d’atletica; il campo da rugby; lo stadio “Bernicchi”; il campo da gioco “Baldinelli”; il campo da gioco “Casini” di Trestina; il campo da gioco “Rossi” di Cerbara; il campo da gioco “Madonnuccia” di Piosina; il campo da gioco “Moretti” di Promano; il campo da gioco “Mancini” di San Secondo; l’impianto sportivo di Lerchi. Ci saranno, inoltre, le palestre degli istituti provinciali Salviani-Franchetti e Patrizi-Baldelli-Cavallotti, le palestre dell’istituto Alighieri-Pascoli, del primo e secondo Circolo Didattico e dell’Istituto Comprensivo Alberto Burri; il campo da calcio a 7 della società rionale Europa 92 e il terreno da gioco sintetico del comitato Pro San Secondo.
Città di Castello/Umbertide
14/11/2018 17:38
Redazione