Ci voleva un’impresa e puntuale l’impresa è arrivata. Il Fontanelle ha messo piede sul podio tricolore conquistando il terzo posto nella Final Eight del campionato Giovanissimi, disputata nel primo fine settimana di giugno sui campi della Romagna. Un risultato storico e di portata unica, perché nessuna formazione umbra si era mai spinta tanto in là nel corso degli ultimi anni. Un risultato figlio di dedizione, programmazione e lavoro, perché al secondo anno di attività nel futsal la società eugubina ha dimostrato di saper superare qualsiasi scoglio, riuscendo a conquistare una prestigiosissima terza piazza finale in un contesto decisamente competitivo. Per farlo c’è voluta una prova di grande caparbietà e maturità: contro la Fenice Venezia Mestre, formazione certamente molto più avvezza a simili palcoscenici, gli eugubini hanno tenuto botta per 60’ riuscendo a chiudere con la porta inviolata, nonostante i veneti abbiano menato le danze e prodotto un lungo e asfissiante possesso palla. Alla fine però la tempra dei biancoazzurri è risultata vincente, perché nonostante fosse alto il rischio di commettere errori e lievi sbavature la formazione di Buttò ha tenuto i nervi saldi, mantenendo l’equilibrio e optando così per la soluzione più logica, quella cioè dei calci di rigore. Una lotteria che s’è prolungata fino al terzo tiro a oltranza, quando Righi ha spedito la palla fuori regalando la vittoria al Fontanelle. Che aveva sprecato la grande chance per chiudere i giochi dopo soli tre tiri con Ciammarughi, ipnotizzato da Quintavalle. Brunetti era invece stato salvato dalla traversa sulla conclusione di Bovolenta, salvo poi sfiorare almeno due parate che avrebbero già potuto concedere il pass per il podio ai compagni. Alla fine però la festa è stata grande: Fontanelle è tra le grandi d’Italia, e la sensazione è che non sia affatto una casualità. Lo scudetto invece se lo prende l’Aosta, che in rimonta supera 6-3 La Meridiana Catania. Giorgio Buttò è stremato a fine gara, vuoi per il caldo, vuoi per le emozioni vissute in un duello tanto serrato. “Devo fare i complimenti alla Fenice Venezia Mestre per come ha interpretato la gara e per come soprattutto lavora ogni giorno con i suoi ragazzi, dimostrando grande passione e competenza. Ci hanno letteralmente tenuto lontano dalla loro porta, hanno fatto girare palla rapidamente e con grande efficacia, ma la nostra partita a livello difensivo è stata monumentale. Un dispendio di energie fisiche ma soprattutto mentali che hanno portato a un sacrificio ripagato dal risultato finale. È stata una partita clamorosa, direi quasi indimenticabile. Concludere 0-0 un match di calcio a 5 è cosa rarissima e noi c’abbiamo veramente messo del nostro. Loro hanno avuto più occasioni, noi abbiamo resistito con coraggio e grande abnegazione. È un premio per tutto il lavoro svolto e il merito va tutto ai ragazzi che sono stati straordinari ogni oltre ragionevole dubbio. Torniamo a casa con un terzo posto che vale tanto e che certifica la nostra crescita, di cui confidiamo di poter fare tesoro anche negli anni a venire”.