Campello: le istituzioni e i sindacati hanno ricordato la strage di un anno fa

''Mai piu' nessuno abbia a morire di lavoro''. Si alza alto il monito del vescovo di Spoleto, monsignor Riccardo Fontana, nell'omelia di ieri alla messa celebrata a Campello sul Clitunno ad un anno dall'esplosione in una raffineria locale Umbria Olii in cui morirono quattro operai. Oltre un centinaio di persone, tra cui il ministro del Lavoro, Damiano, i rappresentanti delle istituzioni locali e sindacali, presenti alla cerimonia commemorativa. Il presule spoletino ha chiesto di ''lasciare da parte la logica degli interessi mondani, per porci davanti al severo giudizio di Dio, che ci chiede di mettere tutto il nostro impegno perche' mai piu' vite umane siano consegnate alla morte sul lavoro''. Secondo il vescovo Fontana, ''la sicurezza degli operai richiede ben piu' che l'attuazione delle norme; e' frutto di una cultura globale che ci coinvolge tutti, perche'la santita' della vita non sia mai messa a rischio. Ognuno faccia la sua parte: nessuno di noi puo' fare solo da spettatore''. ''L'Umbria e' l'unica regione in Italia ad aver costituito un fondo di solidarieta' per le famiglie delle vittime di incidenti sul lavoro'', ha ricordato nell'occasione la presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti. La presidente umbra ha ribadito che ''la legislazione regionale dell'Umbria che riguarda i cantieri edili e' la piu' avanzata d'Italia. Addirittura ha anticipato la legislazione nazionale, con il Durc, il Documento unico di regolarita' contributiva, uno strumento che ha contribuito a debellare alla base la possibilita' degli incidenti sul lavoro''. ''Anche tutta quest'insieme di misure e' un modo per onorare i morti sul lavoro, in particolare questi morti di Campello'', ha concluso Lorenzetti.