Gubbio: ritrovato un sarcofago in via dei Consoli

Gli scavi in via dei Consoli stanno ormai portando alla luce una Gubbio antica e quasi sconosciuta stando ai "tesori" che emergono dal sottosuolo via via che si procede con i lavori di ripavimentazione. Un mini laboratorio archeologico della soprintendenza, per adesso circoscritto ai numeri civici dal 75 al 77, che dopo il ritrovamento dello scheletro di Ilda rinvenuto circa una settimana fa, ha permesso di dissotterrare ieri mattina anche un sarcofago e alcuni resti umani tra i quali quelli di un bambino. Il sarcofago a cassoni in pietra di fattura semplice, due metri per settanta centimetri le sue misure, sembrerebbe un manufatto dell'Alto medioevo risalente al IX secolo, età tardo bizantina in una Gubbio che aveva fatto parte del corridoio di congiunzione tra Ravenna e Roma. Dunque un sepolcreto in quell'area? Le ipotesi sono varie e per il momento nebulose. Nei secoli "bui" degli anni prima del mille la Gubbio città ancora non c'era. Solo dopo il 1100 infatti ci sono le prime testimonianze di inurbazione dell'area tra via dei consoli e via XX settembre. Più tardi, tra il XIII e il XIV secolo risalirebbe invece la costruzione dei quartieri di San Pietro e di San Martino. Da qui solo ipotesi dunque su cosa possa essere stata l’area oggetto dei ritrovamenti nell’ Alto Medievo: possibile la presenza di una necropoli , un'area cimiteriale in zona rialzata come se ne trovano diverse nel territorio dello stesso periodo, ma riferibili alla civiltà longobarda, dalla località Zingaretti di Nocera Umbra fino a San Facondino di Gualdo Tadino. Se l'area di via dei Consoli fosse davvero una necropoli, gli scheletri già rinvenuti di una donna, di un bambino ed altre ossa varie potrebbero essere solo l'inizio di una serie di ritrovamenti. Come quello del 1928 quando in via degli ortacci fu effettivamente ritrovato un sarcofago risalente al 700-800 d.C. ma si trattava di un reperto molto diverso da quello ritrovato ieri con più decorazioni e più complesso. La parola ora più che mai spetta agli esperti e agli studiosi con buona pace della ditta che sta attualmente lavorando in via dei Consoli e che si augura di non dover fermare i cantieri. Impresa ardua se effettivamente la via nasconde sotto gli strati delle pietre “tesori” che dovranno essere riportati in superficie.