Centenario Francescano: se ne parla solo ad Assisi e Perugia

Nell'inverno a cavallo tra il 1206 e il 1207 Francesco d'Assisi arrivò a Gubbio, dove visse a pieno la sua conversione e dove si racconta del miracolo ammansimento del lupo, episodio della parabola francescana conosciuto in tutto il mondo. A otto secoli da quell'evento così fondamentale nel cammino di fede del Poverello, si parla di promuovere un evento a livello regionale per solennizzare la ricorrenza. Se ne parla a Perugia dove è allo studio la realizzazione di due nuovi "cammini francescani", con l'obiettivo di far loro assumere un ruolo analogo a quello di altri ed ormai famosi itinerari di pellegrinaggio europeo. E' quanto si propone una convenzione tra Regione Umbria e Sacro convento di Assisi che verrà firmata domani mercoledì 10 maggio (ore 11), nella Sala Fiume di Palazzo Donini, a Perugia, dal vice presidente della Giunta regionale dell'Umbria, Carlo Liviantoni, e dal Custode del Sacro Convento di Assisi, Padre Vincenzo Coli. A Gubbio, invece, dove 800 anni fa S.Francesco trovò la conversione dopo aver attraversato a piedi quello che oggi è il cosidetto "percorso francescano" (da Assisi a Valfabbrica a Gubbio) non se ne parla, o la vicenda è sollevata solo attraverso qualche articolo di giornale. Istituzioni civili e religiose appaiono non del tutto consapevoli dell'importanza di quello che potrebbe essere a tutti gli effetti un evento di portata mondiale per un messaggio di pace che oggi mantiene intatta la sua attualità.