Chiatti: concesso l'indulto al "mostro" di Foligno

Luigi Chiatti, il geometra umbro noto come il "mostro di Foligno" beneficera' dell'indulto. La richiesta dei suoi legali, accolta stamani dalla Corte d'Assise d'Appello di Perugia, non si tradurra' nell'uscita dal carcere ma in uno sconto di pena, da 30 a 27 anni. Fino ad oggi i giudici si sono sempre opposti a qualunque altra istanza di permesso - premio, anche di qualche ora, per Chiatti che uccise il piccolo Simone Allegretti di 4 anni e Lorenzo Paolucci di 13. Arrestato nel 1993, dopo avere compiuto il secondo barbaro assassinio, gia' in primo grado fu condannato all'ergastolo. Riconosciuta avanti alla Corte d'Appello la seminfermita' mentale, la pena venne ridotta a 30 anni e confermata poi dalla Cassazione. Non mancano le reazioni negative dal mondo politico nazionale e locale. Tra queste anche quella della presidente della Regione, Lorenzetti: "Ha commesso reati aberranti, no a sconti di pena per Luigi Chiatti": cosi' ha commentato a caldo. "Non voglio improvvisarmi esperta giuridica - ha affermato la presidente - e non ho dubbi sul fatto che la sentenza si sia stata emessa nel rispetto delle norme. Ma il buonsenso anche giuridico avrebbe voluto che venisse rispettato lo spirito della norma del Parlamento che, nell' approvare l' indulto, aveva espressamente escluso i reati di pedofilia". "E dunque - ha continuato - il buonsenso alle volte e' richiesto anche ai magistrati. Confermo tutta la mia amarezza per tale sentenza e ribadisco un principio che non deve mai essere perso di vista: in questo caso - ha concluso la Lorenzetti - Luigi Chiatti, per i reati aberranti che ha commesso, deve espiare tutta la sua pena fino in fondo senza alcuno sconto".