La discarica magionese di Borgogiglione riaprirà il 21 gennaio. E così Citta' di Castello accetta di ricevere fino a quella data, e non oltre, i rifiuti provenienti da Perugia.
A certificarlo l'approvazione in consiglio comunale ieri sera (con i voti di Pd, Psi, La Sinistra e Forza Italia, il no di Fratelli d’Italia, Lega, Tiferno Insieme e Castello Cambia) di un ordine del giorno per prorogare i conferimenti dell’ex Ati 2 a condizione dell’invariata tariffaria per i tifernati e allo scambio di quantità non appena la discarica di Borgigilione sarà riaperta.
Nel testo, presentato dalla maggioranza, si legge “Il Consiglio Comunale di Città di Castello nel novembre scorso ha votato all’unanimità un ordine del giorno che impegnava Sogepu a farsi carico del conferimento dei sovvalli e indifferenziati provenienti dall’ex dati 2 fino al 31 dicembre 2018, a patto che identici quantitativi fossero conferiti nella discarica delle Crete di Orvieto nel medesimo arco temporale e con l'impegno da parte dell’Ati 2, terminati i lavori a Borgogiglione, di accettare equivalenti conferimenti con tariffe simili. Il 31 dicembre l’Auri, favorevoli Perugia , Corciano , Bastia Umbra , Trevi su delega Foligno, Spoleto, e due contrari ,Città di Castello e Orvieto, veniva modificato il termine di proroga dei conferimenti al 21 gennaio 2019, stante la perdurante criticità dell’ex dati 2, nel rispetto di impegni vincolanti per la gestione della discarica delle Crete quali la presentazione immediata del progetto preliminare della palificata ed il sollecito alla regione Umbria , entro la data del 21 gennaio 2019, per la ripresa dei conferimenti per l'immediato nell'ex area refitted di Borgogiglione. La Regione dell'Umbria ha comunicato di avere approvato il nuovo piano di coltivazione e la possibilità di ripresa, per una volumetria complessiva non superiore a 47.500 metri cubi , limitatamente alla parte sommitale, del conferimento presso Borgogiglione. Confermando tutte le considerazioni approvate unitariamente dal Consiglio Comunale di Città di Castello e l’impegno all’invarianza tariffaria per i cittadini tifernati, il consiglio impegna il sindaco a poter accedere alla proroga di conferimento dei sovvalli ex alti 2, presso la discarica di Belladanza, come da deliberato Auri, sino alla data improrogabile del 21 gennaio, per permettere il conferimento a Borgogiglione”.
La vicenda dell’org è stata introdotta nelle comunicazioni al consiglio comunale della ripresa dal sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta che ha ragguagliato l’assemblea sugli ultimi sviluppi in fatto di rifiuti: “Tra Natale e l’Epifania sono accaduti fatti che giustificano vieppiù a posteriori gli atti del consiglio comunale relativamente allo stop ai rifiuti fuori Ato a Belladanza dal 31 dicembre scorso. La discarica ha corso il rischio di diventare il rifugium peccatorum dei ritardi sui rifiuti. Nella conferenza in Provincia del 3 gennaio insieme al presidente del consiglio comunale e a Città di Castello ho ribadito il no al conferimento se non ci fossero state date certe sulla riapertura di Borgogiglione (destinata al fabbisogno dell’ex Ato 2). Da metà ottobre in poi infatti. Città di Castello, avendo pagato il disavanzo accumulato con Perugia durante i lavori a Belladanza, ha accettato per lealtà istituzionale 10mila tonnellate dall’ex Ati 2 ma continuare con la stessa intensità di conferimento avrebbe saturato il nostro sito. Non è stata una scelta campanilista, becera o egoista. Quindi è arrivata la notizia della riapertura imminente di Borgogiglione e abbiamo dovuto far fronte a iniziative sgradevoli, come l’arrivo di quattro camion non annunciati di Sogepu, che sono stati rimandati indietro. Abbiamo una dignità e non abbiamo accettato quello che non era giusto né previsto accettare. Dovevamo dare uno stop a questa situazione caotica, altrimenti avremmo perso la nostra autonomia entro un anno e a quel punto, con la riapertura di Borgogiglione, avendo Belladanza ormai satura, avremmo dovuto portare i rifiuti altrove, con relativi costi. L’impianto di Città di Castello, inaugurato nel luglio scorso, ha usufruito di 10milioni di euro dalla Regione e di altrettanti, finanziati dalla comunità altotiberina. La discarica appartiene alla nostra comunità e non può essere un posto dove riparare gli errori altrui".
Nel suo intervento Bacchetta ha anche ringraziato il prefetto che ha dimostrato molto equilibrio, con una sapiente opera di mediazione. "Abbiamo salvato l’impianto e la dignità di questa città e salvaguardato il suo futuro" ha concluso il sindaco.
Città di Castello/Umbertide
08/01/2019 08:40
Redazione