Un nuovo appello alla pace è stato lanciato da Assisi, stamani in occasione della cerimonia per la commemorazione del 79/o anniversario del bombardamento atomico su Hiroshima, il 6 agosto, e Nagasaki, il 9 agosto, 1945: alle 8,16 la Campana delle Laudi della Torre civica di piazza del Comune ha suonato "proprio per non dimenticare - sottolinea l'ente in una sua nota - l'efferato attacco alle città giapponesi e per lanciare l'ennesimo grido di pace affinché le armi tacciano in tutto il mondo". In rappresentanza dell'amministrazione comunale, la consigliera comunale Isabella Fischi, insieme a Gianfranco Costa, presidente onorario del Centro internazionale per la pace tra i popoli, si è soffermata davanti al Tempi di Minerva per un momento di riflessione e di omaggio alle vittime. "In questo momento storico - ha detto Isabella Fischi - in cui pare accelerare l'escalation della guerra in Medioriente e il conflitto in Ucraina non accenna a placarsi, vogliamo con la nostra presenza ribadire da Assisi, città della fraternità, un forte no a tutti i conflitti che insanguinano il mondo. Dobbiamo essere portatori di pace e costruttori del dialogo tra le popolazioni, dobbiamo impegnarci sempre di più perché ci sia un mondo libero dalle armi". Gianfranco Costa, da quasi 50 anni promotore di iniziative a favore della pace e dello sviluppo, ha affermato: "Si tratta di un'iniziativa che ogni anno vogliamo ripetere per non dimenticare e per sensibilizzare le nuove generazioni sul tema della guerra con la speranza che da Assisi venga raccolto l'appello di pace e che i Capi di Stato, responsabili dei governi e dei popoli, si decidano a intervenire seriamente affinché terminino le atrocità che ogni giorno ci arrivano dai paesi e che provocano vittime innocenti". La sindaca Stefania Proietti, unendosi all'iniziativa per le stragi di Hiroshima e Nagasaki, ha rinnovato la volontà dell'amministrazione comunale di fare qualcosa di concreto a favore delle popolazioni civili che soffrono a causa dei conflitti: "Rivolgiamo ancora una volta l'appello affinché cessino tutte le guerre che stanno massacrando uomini, donne, bambini in tanti paesi del mondo. Come città di Assisi non non possiamo e non dobbiamo rimanere in silenzio, non possiamo e non dobbiamo restare indifferenti davanti alle barbarie che si consumano ogni giorno, ogni ora, in paesi anche vicini a noi come l'Ucraina e la Terra Santa. Abbiamo il dovere di opporci alla "terza guerra mondiale a pezzi" dove in molti territori a esprimersi sono solo le armi. E il nostro unico mezzo è quello di ridare speranza oltre la guerra con gesti concreti di solidarietà." L'amministrazione comunale ricorda di avere istituito un conto corrente per aiutare le popolazioni civili vittime dei conflitti, a partire da quelle della Terra Santa. La causale è "Assisi per le popolazioni civili colpite dalle guerre" e l'Iban è IT83A0103038270000000192903