Ex Merloni, spiragli per un altro anno di Cig

L’assemblea dei dipendenti della Ex Antonio Merloni di questa mattina al Cva di Rigali è stata l’occasione per fare il punto della situazione, alla presenza dei vertici nazionali dei sindacati metalmeccanici. Rispetto all’ultimo incontro qualcosa si è mosso: il tribunale di Ancona ha decretato la cessazione dell’amministraizone straordinaria. E questo, secondo Anna Trovò (Fim-Cisl), è importante perché la normativa attuale subordina la proroga di un ulteriore anno di cassa integrazione – in questo caso per la cessazione dell’attività – all’esistenza di prospettive occupazionali. Prospettive che per i lavoratori della Antonio Merloni sono rappresentate dall’Accordo di programma recentemente rimodulato. Da parte sindacale è già partita la pressione sui ministeri competenti per fissare gli incontri necessari - attesi entro la fine del mese – per ottenere l’ulteriore anno di ammortizzatori sociali, attualmente in scadenza il 30 novembre. Sul fronte esodati (oltre duecento) i sindacati stanno lavorando per farli rientrare nel diritto al pensionamento secondo i vecchi criteri. La speranza che nelle prossime assemblee si torni a discutere principalmente di lavoro è affidato alla rimodulazione dell’accordo di programma, con i finanziamenti assicurati a chi assume ex dipendenti Merloni e la disponibilità della parte di stabilimento di Colle di Nocera non venduta alla J&P. E se sono diversi i soggetti coinvolti, da Sviluppumbria a Invitalia a Italialavoro, a mancare ancora sono i soggetti in grado di far ripartire l’iniziativa imprenditoriale (finanziamenti sono assicurati anche per le cooperative e l’autoimprenditorialità)