Si presentano alle case come funzionari delle Poste, promettono arretrati sulle pensioni, ma il fine è tutt’altro. Accade a Gualdo Tadino dove sono già tre nel giro di tre giorni le segnalazioni di anziani che ricevono visite di sconosciuti intenzionati a introdursi con una scusa in casa per poi poter tranquillamente rubare oggetti e denaro. Palazzo Ceccoli e Caselle sono i due quartieri per il momento battuti dai malintenzionati. Due giovani donne avvenenti si presentano alla porta di anziani che abitano da soli; l’una resta momentaneamente fuori in auto, l’altra, di bell’aspetto con capelli lunghi e castani, suona al campanello presentandosi come un funzionario delle Poste che deve vedere il libretto della pensione per timbrarlo. Un servizio reso casa per casa, dicono, per venire incontro agli anziani, e che servirà il giorno dopo, recandosi all’ufficio postale, per ottenere degli arretrati sulla propria pensione. Dopo questa introduzione, gli anziani fanno entrare la donna - tra l’altro molto cortese e ben educata - quindi scatta subito la richiesta da parte della stessa di poter vedere il libretto, invitando l’anziano a recarsi nel luogo dove lo tiene in custodia. Ovvia la finalità di usare il lasso di tempo di assenza del proprietario di casa per trafugare quanto possibile. Due giorni fa uno di questi signori a Palazzo Ceccoli ha smascherato le malintenzionate, intuendo l’inganno e riuscendo ad invitare l’avvenente signora ad uscire, che, sentendosi smascherata, non ha opposto resistenza ed è salita immediatamente in auto proseguendo in direzione Perugia. L’appello delle forze dell’ordine è, in tali circostanze, di segnalare subito l’accaduto ai Carabinieri.