E' un no unanime quello che emerge dall'assemblea dei ceraioli di Sant'Antonio riunitisi alla sala Trecentesca di Palazzo Pretorio per discutere del documento programmatico avanzato dall'Università dei Muratori. Erano presenti circa 200 ceraioli, giovani e meno giovani. Il no è riferito alla proposta di allungamento del percorso con il cosiddetto "giro di S.Pietro", giudicato non necessario nè per ampliare il numero di posti per le mute nè per valorizzare il quartiere omonimo. Una votazione più particolareggiata ha visto esprimersi parte dell'assemblea favorevolmente all'allungamento dell'alzatella dalla casa di S.Ubaldo, e in parte minore per il cosiddetto "giro del giardino". L'assemblea è venuta a conoscenza dei documenti elaborati dal Senato del cero di S.Antonio - che aveva già espresso parere negativo - e dalla Famiglia dei Santantoniari - inerente le questioni meramente organizzative.
Tra i punti del documento che hanno suscitato riflessioni e approvazione vi sono le questioni relative alle sfilate - è stato evidenziato come sia opportuno organizzarla in modo più decorosamente ceraiolo - e alle birate del mattino - il capodieci 2005, Acciaio, ha proposto di organizzare mute con ceraioli più "veterani".
Tra le proposte più evidenziate, la necessità di recuperare il progetto di costituzione di un "Ente Ceri" affinché tutti i soggetti attivi della Festa, senza gerarchie o primogeniture, partecipino dei problemi e dei momenti organizzativi, ponendo le reali priorità della Festa e contribuendo alla loro soluzione. Sarà ora elaborato un documento che sintetizza i contenuti dell'incontro e inviato all'Università Muratori.