Foligno, violentata dall’infermiere al Pronto Soccorso

Violentata dall’infermiere al pronto soccorso dove era giunta in stato di semi-incoscienza dopo una serata trascorsa in discoteca. Vittima di uno stupro in piena regola (risalente all’aprile del ’98) una trentenne residente nel comprensorio folignate che aveva denunciato un infermiere perché in attesa della visita medica avrebbe approfittato del suo momentaneo stato confusionale per spogliarla degli indumenti intimi e palpeggiarle insistentemente gli organi genitali. Accusato di violenza sessuale (gli ex atti di libidine violenti), l’infermiere era stato condannato a due anni di reclusione e al pagamento di 18mila euro di risarcimento, pena confermata in toto stamattina dal collegio della Corte d’Appello di Perugia, presieduta dal dottor Emanuele Salvatore Medoro. La giovane (costituitasi parte civile con il patrocinio dell’avvocato Gianvito Ranieri) aveva immediatamente denunciato il fatto e a nulla era servito nemmeno il tentativo di conciliazione dell’uomo che sembra le avesse offerto del denaro a mo’ di indennizzo delle avances subite. L’infermiere era stato inchiodato alle sue responsabilità, oltre che dalle dichiarazioni della giovane parte offesa, anche dalla testimonianza della dottoressa presente quella notte al pronto soccorso che avrebbe dichiarato d’aver dovuto attendere alcuni minuti (presumibilmente quelli necessari per rivestire frettolosamente la donna) prima che l’imputato si presentasse ad aprire la porta. Era stato allora che la trentenne era scoppiata in lacrime, allarmando i presenti e il fidanzato. Una storia di abusi, compiuti oltretutto in un luogo deputato al soccorso, che era finita sul tavolo della magistratura perugina. Nel corso dell’udienza di questa mattina l’avvocato Paolo Fantusati, legale dell’uomo, ha rilevato la circostanza secondo la quale l’imputato (condannato in primo grado dai giudici Cristiani, Giangamboni, Verola del tribunale di Perugia), si sia poi dedicato al volontariato in favore delle popolazioni provenienti da Paesi in via di sviluppo.