Non più a Milano o Bologna per vendere se stessi, ma in Umbria, a Gualdo e Deruta, per mostrare ciò che si è e quello che si produce. Cambia ottica il modo di fare impresa nel contesto della crisi economica che assale soprattutto il settore artigianato. "Il Comune di Gualdo, nell’ultimo consiglio comunale, - spiega l'assessore allo sviluppo economico Gilberto Garofoli - ha approvato all’unanimità una variazione di bilancio di 250 mila euro, 150 dei quali sono destinati all’organizzazione di una manifestazione in Umbria, promossa dai Comuni di Gualdo, ente capofila, Deruta, Regione e Camera di Commercio che abbia la forma di una fiera mercato destinata ai buyers stranieri, ma le dimensioni dell’evento". Ceramica, ma non solo, anche artigianato in genere che sia esempio del made in Italy, ma soprattutto del made in Umbria di qualità, capace di concorrere con l’oggetto a basso costo di produzione orientale o nord africana. Un hi tech dell’artigianato in sostanza, per una fiera che, tempi organizzativi permettendo, dovrebbe vedere la luce entro l’anno 2005. Location da decidere, ma non necessariamente a Gualdo o Deruta, ma anche in aree che abbiano già strutture fieristiche funzionanti. La restante parte del finanziamento stanziato dal consiglio comunale, ovvero 100 mila euro, andrà invece a costituire la base per la creazione del Sis, il sistema innovazione e sviluppo, o volgarmente il centro servizi per le imprese, la cui sede sarà il centro promozionale della ceramica, per il quale è già pronto il progetto redatto dai Comuni di Gualdo e Deruta insieme a Sviluppumbria