E’ stata presentata ufficialmente a Roma sulla terrazza dell'Associazione Civita di piazza Venezia (vedi foto del buffet) di fronte a numerose personalità del mondo politico e giornalisti della stampa specializzata del turismo e dell'enogastronomia, la “Strada del Tartufo”, il progetto che coinvolge le aree di undici Comunità Montane dell’Appennino Centrale (tra cui la Comunità Montana Alto Chiascio e quella Alto Tevere) delle quattro province di Forlì Cesena, Arezzo, Perugia e Pesaro Urbino. L’iniziativa è promossa e finanziata dal S.I.L. Soggetto Responsabile del Patto Territoriale Appennino Centrale con sede in Sansepolcro, organismo sostenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nell’ambito delle azioni per lo sviluppo locale.
La Strada del Tartufo ha l’obiettivo di guidare il visitatore seguendone l’inimitabile profumo, facendogli scoprire i luoghi spesso incontaminati donde ha origine, i paesi dove viene commercializzato e valorizzato, i ristoranti che in stagione lo adoperano per esaltare ricette e prodotti del territorio.
E non è un caso che a questa eccellenza gastronomica si accompagni quasi sempre quella della natura che offre al viaggiatore un paesaggio integro e incontaminato, dove si alternano aree protette e riserve naturali come quelle delle Foreste Casentinesi e del Monte Cucco.
Eccellenza anche culturale grazie alle testimonianze storiche e artistiche di città famose per la loro cultura e bellezza come Città di Castello, Gubbio, Sansepolcro e Urbino.
Una Strada che è sempre percorribile perché il tartufo è presente tutto l’ anno.