Che l’Ato dei rifiuti non era il palliativo per tutti i mali lo avevano detto in molti, ora iniziano a confermarlo i dati. Il bilancio preventivo del Comune di Gualdo Tadino, presentato nell’ultima seduta consiliare dall’assessore Elisa Bellucci, mentre lascia inalterati tutti i restanti tributi comunali, rialza per il 2005 del 30 %quello della Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani. I motivi spiegati in aula sono da riscontrarsi nell’ingresso nell’Ato che facendo gestire la materia in modo uniforme tra tutti i comuni dell’Alta Umbria, pretende un’uniformità delle tariffe e la necessità di coprire con le bollette degli utenti le spese. Il che significa che comuni come Gualdo, ma anche Gubbio, che già lo scorso anno praticò un rialzo, ed altri della fascia che sino ad oggi hanno pagato cifre relativamente basse, dovranno gradualmente aumentare la pressione fiscale, non escludendo che la percentuale in futuro possa aumentare ancora. Proprio sulla questione rifiuti le opposizioni hanno fatto sentire maggiormente il proprio disappunto: per Rogo di An l’aumento delle tariffe è la dimostrazione pratica del fallimento dell’Ato; per Biagiotti della lista civica un segnale negativo dato al cittadino che in questi giorni viene sollecitato a differenziare contraccambiando il suo sforzo con un inasprimento delle tasse.Sul fronte spese, il bilancio comunale di Gualdo prevede una quota ingente da destinare agli investimenti pari a quasi 30 milioni di euro ( circa 60 miliardi di vecchie lire ), molti dei quali legati ancora alla ricostruzione post sisma. Da segnalare i quasi 7 milioni di euro per le infrastrutture del centro storico, il milione e mezzo per il recupero di Villa Luzi ma anche i 3milioni e 300 per le taverna di San Donato, San Martino e san Benedetto, la ricostruzione dell’ex edificio postale e la realizzazione della palazzina in piazza Mazzini. Non mancano interventi sui siti archeologici, sui musei, in particolare Villa Rubboli e sull’ambiente, con quasi 1 milione e mezzo di euro per il centro turistico di San Guido e 746 mila per i rifugi montani. Un bilancio marcatamente indirizzato alla riqualificazione in chiave turistica della città, dalla valorizzazione del patrimonio architettonico a quello ambientale, che è per le minoranze il vero limite di tale documento programmatico. Manca un progetto per l’economia ha detto Morroni di Forza Italia, non c’è un’idea seria da spendere in favore della crescita di una classe imprenditoriale giovane oggi quasi del tutto assente; non si parla di aree industriali dice Biagiotti ma soprattutto non si costruisce il futuro per quelli che, se un giorno dovesse ampliarsi la crisi Merloni, si troveranno senza lavoro. Poca progettualità anche per Matarazzi ( Margherita): un bilancio dice che solo nella parte destinata allo sport non mette in pratica nessuna delle promesse elettorali dalla costruzione di un nuovo palazzotto, alla copertura del pattinodromo e che spende denaro in eccesso per centri aggregativi in frazioni poco popolose da potersi realizzare con molto meno. Al momento del voto il documento programmatico il cui valore totale è di 122.362.736 euro è passato con l’astensione della Margherita , il no di Fi, An e lista civica e il sì della maggioranza