Gubbio: Stufara plaude all'esperienza dei CCR

I consigli comunali dei ragazzi sono una ''esperienza di straordinario valore formativo''. Lo ha detto l'assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara, all' incontro che si e' svolto in questi giorni a Gubbio dedicato a questa esperienza attivata in 500 citta' italiane. Dai dati raccolti in un'indagine campionaria realizzata nel 2006 risulta che i 500 consigli comunali dei ragazzi coinvolgono 13 mila consiglieri. Gli insegnanti impegnati nella realizzazione dei progetti sono 10 mila, 400 gli operatori socio educativi. ''La partecipazione attiva dei ragazzi nella gestione di problemi che riguardano la comunita', come i diritti umani, dell'infanzia, dell'adolescenza e le questioni ambientali, - ha detto Stufara - diventa uno strumento per migliorare e qualificare gli spazi che quotidianamente sono da loro vissuti - la scuola, il parco giochi, i cortili - e per proporre progetti e iniziative per il tempo libero e per la creazione di momenti di aggregazione e di animazione culturale per la propria citta'''. Scopo dell'iniziativa di Gubbio, alla quale hanno partecipato amministratori, i tecnici, e gli educatori impegnati in questo processo, era di realizzare - e' detto in un comunicato della Regione - un confronto tra le amministrazioni comunali italiane impegnate nell'esperienza dei Consigli comunali per ragazzi un incontro. ''Per i ragazzi realizzare progetti e assumere un'autonomia di scelta e di azione diventa un'esperienza educativa di straordinario valore formativo - ha detto l'assessore - significa costruire oggi e non nel futuro la cittadinanza di una categoria sociale, quella dei bambini e dei ragazzi, che e' stata sempre esclusa dai processi decisionali, anche in quelle occasioni in cui oggetto della scelta riguardava direttamente la loro vita e i loro interessi''. Secondo l'assessore ''una citta' che ha un consiglio dei ragazzi o che avvia un'esperienza di partecipazione dei bambini e delle bambine e' obbligata in qualche modo a tenere in considerazione le loro opinioni, le loro proposte e le loro critiche. Cio' significa considerare sempre che i bambini sono cittadini gia' ora e non solo nel futuro. La partecipazione e' un tema chiave nella politiche giovanili che in molti Paesi europei ormai e' una modalita' attraverso la quale sono realizzate iniziative, si sono sostenute progettualita', si sono concretizzati molti interventi. Con questo appuntamento - ha concluso l'assessore - la Regione Umbria vuole avviare un'azione promozionale sui temi dei diritti della giovani generazioni, con l'obiettivo di diffonde questa esperienza nelle realta' dei comuni dell'Umbria''.