Era l'alba di 61 anni fa quando alle porte della città di Gubbio si consumò il barbaro eccidio da parte delle truppe naziste nei confronti di 40 inermi cittadini, catturati con il rastrellamento scattato all'indomani dell'attentato che vide l'uccisione di un ufficiale nazista in un bar cittadino da parte di 4 giovani appartenenti ai gruppi partigiani. Da allora il 22 giugno segna ogni anno per la comunità eugubina una tappa di riflessione, di dolore e ancora oggi di non sopita rabbia e senso di ingiustizia.
Anche oggi si rinnovano le iniziative di commemorazione della strage, che lo scorso anno vide a Gubbio la presenza del Presidente della Camera, Pierferdinando Casini.
Il programma prevede dalle 6.30 la celebrazione eucaristica al Mausoleo dei 40 Martiri - la prima officiata dal Vescovo Ceccobelli, mentre nel corso della mattinata, dalle 9.30, seguiranno anche le celebrazioni istituzionali con l'amministrazione comunale che insieme alle autorità militari, deporrà corone presso i monumenti ai Caduti della città, presso l'edificio scolastico di via Perugina e presso lo stesso Mausoleo, dove alle 10 si svolgerà la solenne funzione.
Intanto domenica sera presso al chiesa di San Pietro si è tenuto il concerto in memoria delle vittime, iniziativa promossa dal comune e dall’associazione famiglie 40 martiri. L’appuntamento celebrativo ha visto la presenza dell’Orchestra Filarmonica dell’Umbria, della Corale Cantores Beati Ubaldi diretta dal maestro Renzo Menichetti, e del soprano Sabrina Morena. Ospite d’onore della serata Stefano Pagliani, primo violino solista dell’Orchestra del Teatro alla scala di Milano, che si è esibito con Angelo Cicillini, a causa dell’indisponibilità della violinista eugubina Katia Ghigi, nel concerto in re minore per due violini archi e continuo di Bach.