Tutto è nato a Gubbio nel 2003. Parliamo dell’associazione Windows for Peace - Italia che ieri ha tenuto la sua assemblea annuale tornando dove ha preso il la. Tre anni fa alcuni ragazzi israeliani e palestinesi vennero ospitati dalla sig. Elena Mancini presso il centro “Il germoglio” ed è lei stessa a spiegare il perchè. “Avevo saputo che in Palestina alcuni ragazzi lavoravano alla redazione di un giornale, Windows, senza però potersi mai veder e conoscere personalmente a causa della situazione politica. E mi sono detta, invece che esporre la bandiera della pace troviamo un luogo in cui la pace possa essere vissuta da questi giovani”. Così furono ospitati a Gubbio. Da lì è stato un allargarsi di simili inziative a Gradara, Siena, Brescia. E’ nata così l’associazione che vorrebbe ora tradurre la rivista, nata proprio per far parlare tra loro i ragazzi sino ai 15 anni, e portarla nelle scuole. “E’ importante far conoscere in Umbria il nostro lavoro e la situazione di tanti, troppi giovani - dice Rebecca Hail, la giovane americana che in Israele ha collaborato al giornale - Ci sono molti progetti importanti ai quali stiamo lavorando. In Palestina stiamo facendo sì che i ragazzi tra i 15 ed i 17 anni realizzino dei video, dei cortometraggi da scambiarsi poi nei check point per sapere come vivono e cosa pensano. E in Italia il prossimo 6 luglio all’Umbria Film Festival uno di questi cortometraggi verrà proiettato a magione”. Windows for Peace ha vissuto così ieri una giornata importante di relazioni e di progetti, alla presenza del sindaco Orfeo Goracci e dell’assessore Aldo Cacciamani oltre al presidente nazionale dell’associazione. “Abbiamo subito creduto nella necessità e nella possibilità di creare iniziative per un mondo fatto di pace, scambi, di possibilità del dialogo- ha detto Cacciamani- speriamo di creare in Palestina 4 punti d’incontri, 4 luoghi fisici nei quali i ragazzi possano conoscersi e lavorare assieme alla loro rivista”