Anche quest’anno, giovedì 11 settembre 2025, la città di Gubbio si è raccolta con intensa partecipazione attorno al suo patrono, sant’Ubaldo, celebrando la solennità della Traslazione delle sue spoglie. Un evento che, oltre al valore storico e devozionale, continua a rappresentare un forte richiamo alla vita di fede e alla comunione ecclesiale. Le celebrazioni si sono aperte la sera del 10 settembre con la consueta processione dalla Cattedrale alla Basilica di Sant’Ubaldo, in cima al monte Ingino. Un cammino di preghiera che unisce la città in un gesto corale di omaggio e affidamento al santo vescovo, le cui reliquie sono custodite nel santuario costruito appositamente per lui. Il momento centrale della giornata è stata la Santa Messa solenne presieduta dal vescovo Luciano Paolucci Bedini, concelebrata da vari sacerdoti del clero diocesano, che ha offerto un’omelia intensa e profonda, centrata sul valore spirituale della Traslazione e sull’attualità della figura di sant’Ubaldo. La festa della Traslazione di sant’Ubaldo si è così confermata, anche quest’anno, come uno dei momenti più significativi per la vita della diocesi e della città di Gubbio. Un rito che, pur affondando le radici nella storia, non smette di parlare al presente, invitando a una fede incarnata, capace di riconciliazione, servizio e speranza. Per questo, oltre alla presenza di tanti fedeli e devoti per l’intera giornata dell’11 settembre, alla celebrazione solenne pomeridiana hanno partecipato anche il sindaco Vittorio Fiorucci, accompagnato dal gonfalone della Città di Gubbio, le autorità civili e militari, i rappresentanti dell’associazione “Maggio Eugubino”, dell’Università dei muratori, scalpellini e arti congeneri, delle tre Famiglie ceraiole.