Il palazzo Ducale di Gubbio chiude ma non sarebbero a rischio i posti di lavoro. Si parla di una riorganizzazione della struttura in vista di un utilizzo più razionale del museo statale, ma sul palazzo rinascimentale pende l'asfissia dei conti della Soprintendenza dell'Umbria. A dare alcune risposte e rassicurazioni è la soprintendente per i beni storico artistici dell'Umbria, Vittoria Garibaldi - intervistata per il Trg Sera. La soprintendente ha precisato che non si tratta di vera e propria chiusura, come paventato da alcune parti, ma di una “pausa temporanea”, dovuta all’esigenza di riorganizzare il Palazzo, per far sì che venga sfruttato al meglio. L’ intento è quello di utilizzare le sale del palazzo come sale di esposizione. “Il Palazzo Ducale può essere usato anche come museo”, ha dichiarato Vittoria Garibaldi. Per fare questo, saranno necessari, a detta della soprintendente, due o tre mesi circa. Ma durante il periodo di chiusura saranno garantiti i posti di lavoro, perché gli addetti “hanno svolto, e continueranno a svolgere, un servizio ottimale”. La morale, però, è che nei mesi estivi uno dei monumenti più suggestivi della Gubbio dei Montefeltro, e al tempo stesso ipotetico contenitore di assoluto fascino, sarà sottratto alla fruizione dei turisti. E pensare che nel dibattito politico-istituzionale dei mesi scorsi era emersa anche l’ipotesi di trasferire proprio a Palazzo Ducale niente meno che la Pinacoteca comunale – attualmente ubicata a Palazzo dei Consoli. La notizia della chiusura mette fine, al momento, a qualsiasi ipotesi ma rilancia, se necessario, il dibattito sempre attuale sul futuro percorso museale cittadino: che ancora di fatto non esiste.