Per anni sarebbe stata vittima di una serie indicibile di violenze. Tanto da essere picchiata per strada, solo se azzardava a scambiare la parola con qualcuno. Una donna letteralmente ridotta in schiavitu', cui veniva negata la libertà di comunicare con chiunque. E' il dramma vissuto per anni da una ragazze dell'est europeo residente a Gubbio, costretta per tre anni a fare i conti con la morbosa gelosia del compagno. Oggi al Tribunale di Perugia è comparso nelle vesti di imputato - difeso dagli avvocati Gagliardi e Camilletti di Perugia - che ha dovuto ascoltare la lunga sequela di maltrattamenti addebitatigli: sarebbe arrivato perfino a puntare un coltello alla gola della ragazza per constringerla a chiamare tutti i suoi conoscenti per dire loro di non farsi più sentire. Accanto a questo la violenza fisica, soprattutto nelle mura domestiche. Fino a pratiche umilianti, come ispezioni corporali alla ricerca di tracce che potessero confermare i sospetti della gelosia su presunte relazioni clandestine.
Al termine di una lunga serie di angherie subite, la ragazza ha trovato il coraggio e la forza di denunciare; l'uomo è stato rinviato a giudizio, per lui anche una misura cautelare di obbligo di allontanamento.