Sono ancora in svolgimento le indagini dei Carabinieri sull’incidente mortale che ieri sera in un’azienda di Padule è costato la vita a un ventottenne, Bozho Vitalij, ucraino, rimasto schiacciato da una lastra di marmo. Si tratterebbe di un uomo in possesso di permesso di soggiorno, residente da qualche tempo a Madonna del Ponte, in piazza Bernini, assunto sembrerebbe solo da pochi giorni da un’azienda eugubina che lavora i marmi. I Carabinieri starebbero cercando in queste ore di contattare i familiari dell’operaio che in Ucraina ha lasciato la moglie e un bambino, mentre in Italia avrebbe una sorella residente a Napoli. Solidarietà è giunta anche dalla Fillea Cgil che si è mossa per attivare una serie di iniziative finalizzate ad aiutare da subito la famiglia, ma anche sensibilizzare ancora una volta gli operai sulla prevenzione. In particolare il sindacato intende attivare una consulta dei lavoratori migranti coinvolgendo le diverse associazioni createsi nel tempo ma operanti fuori da ogni coordinamento. Sul caso si è appuntata anche l’attenzione dell’Aim, l’associazione immigrati del mondo che tramite il suo portavoce Maurilio Turchetti è tornata a chiedere in una nota un lavoro sicuro.