L'appuntamento con i ricordi legati alle "guerre di quartiere" è per oggi alle ore 18. Francesco Ceccarelli con "La fanciullezza nel quartiere. Appunti e ricordi. 1943-1944" affida alla carta stampata i suoi ricordi di giochi di bambino, ricordi che potrebbero essere comuni, banali, se non fosse che l'autore racconta dei giochi che accompagnarono lui e i suoi amici durante un anno particolare, un anno di guerra.
Ricorda, Ceccarelli, delle giornate che trascorrevano tra dopo-scuola e scorribande per le vie della città, racconta di come la guerra, quella che lui e i suoi amici simulavano, sembrasse un bel gioco, del fascino che esercitavano su di loro armi e soldati, esperienze con cui ora oggi legge, commenta e giudica le notizie che dal mondo arrivano su guerre vere, crudeli, lavoro minorile, povertà e morte. Le gesta della "banda del Fildiferro", di cui l'autore era membro, sono al centro del racconto insieme ai ricordi di altri episodi di cui l'autore parla per conoscenza diretta. Accompagnano il libro foto dei componenti della banda, ricordi di luoghi, nomi, soprannomi, case, palazzi atmosfere, circostanze che per la prima volta raccontano la guerra vista dagli occhi di un bambino.
Le parole scorrono tra pagine che suscitano i sentimenti più vari: ricordi più pesanti e difficili como quello del “rastrellamento a San Girolamo” del 25 giugno 1944, fino a quelli anche carichi di ironia, che a distanza di tanti anni strappano un sorriso rasserenato, come quello delle “biciclette”, ma tutti comunque intrisi di guerra, più di quanto il bambino di allora abbia potuto capire, comprendere.
Sul filo dei ricordi anche il buffet, o meglio la "merenda" che oggi, al Convento di Sant'Agostino, luogo del ricordo nel testo, Francesco Ceccarelli ha previsto per accompagnare la presentazione del suo libro, e costituita da “sementine, tozzetti, mosto, Vin Santo”, sapori che il ricordo e la memoria tengono vivi, addolciscono, rivestono forse delle qualità tipiche della nostalgia.
Gubbio/Gualdo Tadino
23/09/2005 12:10
Redazione