Non mancano, a meno di un anno di distanza dalle elezioni, i movimenti e gli ammiccamenti politici anche a livello locale. Dopo europee, regionali e referendum ormai i riflettori sono puntati all’appuntamento con le politiche e amministrative del 2006. E in attesa di conoscere nomi, alleanze, schieramenti intanto si è riunita ad Umbertide la Federazione DS Alta Umbria per discutere di organizzazione. I Ds - è detto in una nota a firma del segretario della Federazione Christian Biagini - correranno con il proprio simbolo nelle amministrative di Gubbio e Città di Castello. La coalizione di centro sinistra si farà, ma non la Federazione dell’Ulivo. I Democratici di sinistra, la Margherita, lo Sdi e i Repubblicani europei dell’Alta Umbria non appariranno quindi sotto il simbolo comune di “Uniti nell’Ulivo”. I DS, dopo aver svolto un intero congresso sulla scelta della Federazione riformista - si legge nella nota diessina - esprimono rammarico per le posizioni assunte dalla Margherita: dopo la vittoria alle europee e alle regionali sembrava naturale – sottolinea la Quercia - la riproposizione del progetto ulivista. I Ds dell’Alta Umbria intanto hanno dato il via libera agli incontri con le forze dell’Unione del territorio per discutere dell’organizzazione delle primarie di ottobre e per parlare anche della definizione delle alleanze di Centrosinistra e del programma a Gubbio e Città di Castello. Nelle prossime settimane verrà inoltre attivato un confronto con la segreteria regionale sui criteri per la scelta delle candidature alle elezioni politiche. L’incontro di Umbertide ha stabilito anche che sulle linee programmatiche indicate dalla presidente Lorenzetti saranno attivati tre tavoli tematici a Gubbio, Città di Castello e Umbertide. Il primo riguarderà il patto per lo sviluppo, le politiche economiche, formative e lavorative, e le infrastrutture, tra le quali la Pian d’Assino. Il secondo le politiche sanitarie e del welfare, per mantenere la qualità in vista della riduzione dei trasferimenti. Il terzo tavolo tratterà - si legge nella nota della Federazione - le questioni della riforma endoregionale alla luce della proposta della Presidente Lorenzetti di istituire i circondari delle Comunità Montane; delle questioni inerenti l´ATO dei rifiuti e degli ambiti di gestione dei servizi idrici, energetici ed ambientali.