È partito questa mattina da piazza del Vescovado il pellegrinaggio “Il Sentiero di Francesco”, giunto alla XVII edizione. Tre giorni di cammino sulle orme del Poverello, da Assisi a Gubbio, nel segno della fraternità universale, della custodia del creato e della memoria dell’ottavo centenario del Cantico delle Creature. La partenza, dal Santuario della Spogliazione, ha avuto un forte valore simbolico: proprio qui, tra il 1206 e il 1207, Francesco si spogliò di ogni ricchezza paterna per intraprendere la via radicale del Vangelo. «Questo luogo è quello iniziatico, da dove Francesco ha mosso i primi passi radicali della sua scelta di vita religiosa – ha ricordato don Giovanni Zampa, vicario generale delle diocesi di Assisi e Foligno –. Acquista un valore altissimo partire da qui. Tutti siamo in cammino: voi verso Gubbio, noi verso Roma per vivere un grande momento di grazia, quello della canonizzazione di Carlo Acutis il 7 settembre». All’avvio del pellegrinaggio non sono mancati i saluti istituzionali. Il sindaco di Assisi, Valter Stoppini, ha voluto condividere anche un ricordo personale: «Proprio durante questo cammino, lo scorso anno, decisi di accettare la candidatura a sindaco. È stato un tempo di ascolto, di consiglio e di discernimento che ha portato poi a una scelta importante. Oggi cammino accanto ai pellegrini chiedendo ancora l’aiuto del Signore per essere all’altezza di rappresentare questa città». Accanto a lui c’erano anche il sindaco di Valfabbrica, Enrico Bacoccoli, e l’assessore alla Cultura del Comune di Gubbio, Paola Salciarini, pellegrina abituale dell’iniziativa prima ancora che rappresentante istituzionale. Nel giorno che segna l’apertura ufficiale del Tempo del Creato (1 settembre – 4 ottobre), la partenza del Sentiero ha assunto anche un valore globale. «Il tema di quest’anno – ha spiegato Antonio Caschetto, responsabile del Centro Laudato Si’ di Assisi – è pace con il creato. Abbiamo aperto qui il giardino della pace, che accompagnerà i pellegrini, i turisti e gli abitanti fino a San Francesco. L’augurio è che ognuno possa trovare pace dentro di sé, tra le persone, con Dio e con il creato». Tra i pellegrini – come sempre – c’era anche il vescovo di Gubbio e Città di Castello, mons. Luciano Paolucci Bedini, che ha richiamato lo spirito con cui intraprendere questi giorni di cammino: «Siamo tutti impegnati a pregare per la pace e a porre atti concreti. Anche se a volte sembra inutile, non smettiamo di avere fiducia e speranza. Siamo nell’anno del Giubileo della Speranza: questi tre giorni di cammino si associano a questa preghiera, portando nel cuore il desiderio di pace per tutto il mondo». Il pellegrinaggio ha proseguito il suo itinerario verso la Basilica di San Francesco per il gesto di apertura del Tempo del Creato, per poi concludere nel pomeriggio la prima tappa a Valfabbrica, dove i camminatori hanno partecipato alla celebrazione eucaristica.
Gubbio/Gualdo Tadino
01/09/2025 18:33
Redazione