Incidenti in calo in Umbria nel 2012: i dati resi noti dall'Istat

Per l' Umbria, il 2012 e' un anno di straordinario miglioramento dei livelli di sicurezza stradale. E' quanto si evince dai dati sugli incidenti stradali resi noti dall'Istat, che pongono la regione al terzo posto per livello di riduzione del numero di morti (-18%) dopo le Marche e la Sicilia e la seconda per livello di riduzione del numero di feriti (-17%), dopo la Puglia e per livello di riduzione del costo sociale (-17%), dopo le Marche. "Per la prima volta dal 1953 - ha affermato l'assessore regionale alla sicurezza stradale, Stefano Vinti -, l'Istat ha adottato alcuni indici e parametri utilizzati normalmente in altri Paesi sviluppati, che erano stati proposti in una riunione della Consulta regionale dell'Umbria sulla sicurezza stradale e che avevano suscitato una accesa contrapposizione da parte dell'Istat regionale". Per Vinti l'aspetto piu' interessante riguarda la dinamica di lungo periodo (2001-2012). Le eccellenti performance degli ultimi anni consentono all'Umbria di collocarsi al quarto posto come riduzione complessiva del numero di morti nel periodo 2001-2012 (-57%, contro un valore medio nazionale di -49%); al primo posto per riduzione del numero di feriti (-44% contro un dato medio nazionale di -29%) ed al secondo posto per riduzione del costo sociale (-47% contro un valore medio nazionale di -34%). "Le prestazioni di assoluta eccellenza in termini di evoluzione pero' non collocano ancora l'Umbria ai vertici della sicurezza stradale regionale italiana - sottolinea l'assessore. Il ritardo da recuperare e' infatti molto ampio cosicche' ad oggi l'Umbria si colloca al settimo posto per tasso di mortalita', al nono posto per tassi di ferimento e all'ottavo posto per costo sociale procapite. Se l'Umbria, nel 2011, si collocava tra le 5 migliori regioni per riduzione delle vittime, nel 2012 la regione migliora ulteriormente la sua collocazione e solo per una frazione di punto percentuale non e' la regione con le migliore performance di riduzione complessiva delle vittime ma 'solo' la seconda, dopo le Marche".