Due ore di confronto per discutere su l'annosa questione del Nodo di Perugia, oggi in Provincia,, hanno visto protagonisti dirigenti di Anas, Regione Umbria, Comune di Perugia e i Comuni di Torgiano e Corciano. Motore dell'iniziativa è stato Massimiliano Presciutti presidente della Provincia di Perugia - riferisce una nota dell'ente - stimolato da una mozione presentata da Filippo Schiattelli, in consiglio, nella quale il consigliere provinciale esorta le istituzioni dell'Umbria a prendere una posizione chiara sulla questione Nodo di Perugia. "Noi dobbiamo - ha detto Presciutti - dal punto di vista istituzionale ragionare in termini di opere che metteranno il centro Italia nelle condizioni di avere infrastrutture che ne rendano possibile l'accesso incrementando la competitività. Se c'è una volontà istituzionale forte, come mi è parso di capire,dobbiamo andare verso una sintesi in maniera veloce, perché le problematiche crescono nel tempo e i disagi sulla viabilità sono sotto gli occhi di tutti. Serve la capacità di guardare avanti e fare uno sforzo di carattere istituzionale importante per condividere veloci soluzioni. La Provincia non vuole sovrapporsi a nessuno ma solo farsi promotrice di un confronto che deve andare verso una maturazione in tempi brevi". Nel suo intervento Anna Maria Nosari responsabile Anas Umbria ha spiegato lo stato dell'arte dei lavori che Anas sta affrontando e affronterà: la E45 e il Raccordo Perugia-Bettolle che attraversano l'Umbria, in particolare nella zona di Perugia, presentano volumi molto elevato di traffico dai 60.000 ai 70.000 veicoli giornalieri; di questi il 10% è rappresentato da traffico pesante. "Ogni lavoro di manutenzione o situazioni emergenziali - ha spiegato Nosari - come incidenti o veicoli in avaria provocano difficoltà enormi alla circolazione. A breve dovremo procedere alla manutenzioni straordinarie delle gallerie di Pallotta e Madonna Alta, non potendo chiuderle Anas lavorerà negli orari notturni creando gusci prefabbricati e riaprendo il traffico la mattina. L'intervento nelle due canne della galleria Pallotta durerà due anni per un costo di 52 milioni di euro. Stesso tipo di intervento sarà eseguito nella galleria Madonna Alta, nel periodo estivo, che verrà chiusa lasciando un percorso alternativo, per un valore di 23,5 milioni di euro. Parlando di Nodo a Ponte San Giovanni si andrà a creare una doppia corsia per tutti i sensi di marcia, alla fine dell'anno speriamo di andare in gara per assegnare i lavori". L'assessore regionale Francesco De Rebotti - prosegue la nota - ha riconosciuto la necessità di coordinarsi sostenendo che non c'è una progettazione adeguata sul nodino e che il governo ha spostato i finanziamenti su altre opere. "Il nodo di Perugia - ha concluso - è una emergenza di carattere nazionale utile al miglioramento del collegamento nord-sud. Serve un progetto di viabilità complessivo, stradale e ferroviario". Concorde con De Rebotti anche l'assessore del Comune di Perugia Pierluigi Vossi che ha annunciato l'approvazione di una delibera per realizzare uno "Studio trasportistico" dell'area di Ponte san Giovanni, fortemente interessata dal cambiamento viario, mentre il sindaco di Torgiano Eridano Liberti ha invitato tutti a palesare le proprie intenzioni sul "Nodo di Perugia" per riuscire al più presto ad addivenire ad una soluzione congiunta. Infine l'assessore del Comune di Corciano Stefano Gabrielli ha ringraziato la Provincia per questo incontro che ha riportato l'attenzione sulla viabilità umbra.