L'on. Verini (Pd) aderisce alla marcia di Natale contro il sovraffollamento delle carceri

“Ho deciso di aderire, a titolo personale, alla marcia di Natale promossa da un comitati di personalità di grande spessore, condividendone valori e ispirazioni di fondo. Penso anche io, infatti, che l’emergenza che le carceri italiane stanno vivendo rappresenti una vergogna”. Lo dice Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera. “La detenzione - prosegue Verini -, come dice la Costituzione, deve essere momento e periodo di rieducazione e reinserimento nella società. Significa anche investire in sicurezza perché, una detenzione umana e un fine rieducativo contribuiscono sostanzialmente ad evitare recidive e nuovi comportamenti illegali fuori dal carcere. Alla Camera, in questi mesi abbiamo lavorato intensamente per rendere legge provvedimenti strutturali che eliminino in radice il drammatico sovraffollamento. Il filo conduttore è stato quello di prevedere forme alternative alla detenzione in carcere e sempre più la possibilità di formazione, lavoro e socialità. Se incrociamo il lavoro della Camera con i provvedimenti del governo assunti proprio in questi giorni, in un tempo rapido potremo vedere approvate norme che renderebbero meno pesante il sovraffollamento carcerario ma anche più rapidi i procedimenti giudiziari che aiuterebbero a sgravare il carico di una giustizia lenta, farraginosa, elefantiaca e spesso barocca. Una giustizia che la troppo lunga stagione di berlusconismo ha impedito di riformare nell’interesse dei cittadini”. “Non condivido alcune modalità e alcune proposte con cui i radicali vogliono raggiungere obiettivi di civiltà - conclude Verini -. Ma la Marcia di Natale è un appuntamento che serve a smuovere coscienze, a sensibilizzare, a scuotere e a rimuovere pigrizie, paure, demagogie e populismi. E personalmente penso che si possa e si debba fare questo anche attraverso mirate misure di clemenza, inquadrate nell’ambito di provvedimenti strutturali ed escludendo reati di particolare gravità e di allarme sociale, con serietà. Con responsabilità. Con coraggio”.