La Festa dei Ceri conquista il Giappone

Chissà che per le prossime edizioni della festa dei Ceri – il 15 maggio è ormai alle porte – tra i sempre più numerosi gruppi di turisti e curiosi che si recano in città non si noti un’esponenziale aumento di visitatori giapponesi. Un giapponese su tutti è già rimasto letteralmente ammaliato dalla città di pietra e proprio in questi giorni, per l’esattezza nella lontana Tokyo, sta parlando insistentemente della manifestazione folklorisca eugubina. Il suo nome è Toru Nakamura. Nella vita è un operatore turistico commerciale, un autentico vulcano di idee e di proposte che ha di recente conosciuto l’Umbria, contattando varie istituzioni tra cui Sviluppumbria. Tra il giapponese e la città dei Ceri, nelle più variegate espressioni turistico culturali, ma anche artigianali, è stato amore a prima vista. Nakamura ha addirittura dedicato alla città e alle sue risorse un sito internet ed a ridosso del 15 maggio ha promosso ed organizzato per i suoi concittadini e connazionali un apprezzato e frequentato seminario sulla Festa dei ceri, riepilogandone la storia ed il significato e rilanciando la manifestazione anche attraverso il cliccatissimo sito internet. I giapponesi, si sa, hanno sempre avuto una predilezione per lo stivale. Le più belle città italiane sono mete ultra visitate, apprezzate e soprattutto fotografate e filmate attraverso la più avanguardistica tecnologia giapponese. Chissà che anche Gubbio, già conosciuta nei paesi del Sol Levante, non diventi anch’essa meta prediletta.