Nella suggestiva cornice della cattedrale di Perugia, il Comando regionale Umbria della guardia di finanza ha celebrato la solennità di San Matteo, apostolo ed evangelista, Santo Patrono del Corpo. La funzione religiosa è stata presieduta dall'arcivescovo monsignor Ivan Maffeis e concelebrata dal cappellano militare, don Giuseppe Maria Balducci, alla presenza del comandante regionale Umbria della guardia di finanza, generale Francesco Mazzotta, di numerose autorità civili e militari, delle sezioni umbre dell'Associazione nazionale finanzieri d'Italia, nonché di una folta rappresentanza di Ufficiali e militari appartenenti ai Comandi e reparti unitamente ai familiari. Quest'anno la solenne ricorrenza, che rappresenta da sempre un momento di alto valore spirituale per la guardia di finanza - è detto in un suo comunicato -, è stata particolarmente sentita, in quanto inserita nell'ambito degli eventi celebrativi connessi al 250/o anniversario di fondazione del Corpo, ed è stata impreziosita dalla ricorrenza del 90/o dalla proclamazione, nel 1934, di San Matteo quale patrono. Al termine della celebrazione il generale Mazzotta ha ringraziato l'arcivescovo Maffeis, nonché le autorità e gli ospiti intervenuti, evidenziando "l'affinità della missione della guardia di finanza ai valori cristiani, poiché attraverso la lotta all'evasione fiscale, allo sperpero del denaro pubblico, ai reati a matrice corruttiva e all'infiltrazione della criminalità nei circuiti dell'economia, il Corpo fornisce il proprio contributo alla rimozione dei fattori di diseguaglianza, disparità e iniquità, che ostacolano l'esercizio dei diritti e delle libertà costituzionalmente garantite".