Perugia, Spoleto e Gubbio. Sono le tre città umbre che in altrettanti luoghi (Galleria Nazionale dell'Umbria, Rocca Albornoz, Palazzo Ducale) celebrano uno degli artisti italiani contemporanei più conosciuti e apprezzati a livello internazionale. Con un'ampia e diffusa mostra antologica, si potranno ammirare opere inedite o raramente esposte di Mimmo Paladino per leggere così l'intero percorso creativo del maestro - dalla pittura alla scultura, dall'installazione al cinema - grazie anche a importanti prestiti internazionali. Da sabato 8 novembre 2025 al 18 gennaio 2026, tre fra le più prestigiose sedi museali del circuito nazionale umbro ospiteranno l'antologica curata da Costantino D'Orazio, direttore dei Musei nazionali di Perugia, e Aurora Roscini Vitali, storica dell'arte dei Musei nazionali di Perugia, insieme all'artista stesso. Come ha sottolineato D'Orazio durante l'anteprima riservata alla stampa, ringraziando Paladino per la fiducia concessa, "grazie a oltre 60 opere provenienti da collezioni italiane ed estere, alcune delle quali presentate una sola volta e mai più proposte dall'artista, andrà in scena un racconto storico-critico dell'intero itinerario creativo di Paladino con oltre cinquant'anni di attività". L'artista ha messo a disposizione i suoi archivi e partecipato in prima persona alla costruzione del percorso espositivo. "Lavorare con Paladino è sempre un piacere, perché solo lui tra gli artisti contemporanei è in grado di coinvolgere più territori con questa forza, e per noi tutto questo è una bellissima avventura" ha ribadito il direttore della Galleria nazionale. Il maestro Paladino ha risposto ringraziando gli organizzatori per avergli offerto "spazi unici". "Questa antologica che forse non merito - ha affermato scherzando Paladino - è un lavoro corale perché l'artista solitario non è mai esistito credo, ogni artista ha sempre a che fare con il fuori. Le opere che abbiamo messo in fila le abbiamo pensate come se fossero tutte contemporanee e come se avessero un rapporto una con l'altra e con gli spazi". Il percorso espositivo all'interno della Galleria Nazionale dell'Umbria ha una parte cospicua dedicata ai lavori degli anni Settanta e Ottanta, con una specifica attenzione alle opere di grande formato e alla pittura materica. L'apertura della mostra è affidata alla riedizione di un'opera dipinta su parete "Il Brasile, si sa, è un pianeta dipinto sul muro", fatta rivivere dagli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Perugia. Il dipinto "Silenzioso, mi ritiro a dipingere un quadro" del 1977, caratterizza il focus della prima parte di mostra. Il percorso continua idealmente all'interno della collezione permanente del museo perugino, con l'opera "D'apres Beato Angelico": in assenza dei pannelli componenti il Polittico Guidalotti, in mostra a Palazzo Strozzi di Firenze, Paladino ha lavorato ancora una volta sul tema dell'icona sacra. L'antologica prosegue poi alla Rocca Albornoz di Spoleto dove domina il tema della scultura. A Palazzo Ducale di Gubbio trovano infine spazio alcuni lavori particolarmente significativi degli ultimi due decenni, con opere realizzate anche nel 2025. Per facilitare la visita, le tre sedi avranno un biglietto unico, al costo di 15 euro. L'Umbria in questo modo vuole rendere omaggio a Paladino, ma allo stesso tempo l'artista rende omaggio all'Umbria, alle sue tradizioni e ai suoi paesaggi, grazie a una serie di interventi urbani frutto della collaborazione tra i Musei nazionali di Perugia-Direzione regionale Musei nazionali Umbria, il Comune di Perugia e la Fondazione Perugia. Dalla fine di giugno è infatti installata sulla facciata di Palazzo Baldeschi l'opera "Concerto in piazza", ideata dal maestro per vestire il cantiere che sta interessando l'edificio. Telo che sarà il motivo ispiratore delle luminarie d'artista che per la prima volta accenderanno corso Vannucci durante il periodo natalizio.
Gubbio/Gualdo Tadino
07/11/2025 16:48
Redazione