Presentata oggi in conferenza stampa dal Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini l'Ordinanza che prevede il nuovo Prezzario Unico del Cratere 2022, nella quale si stabilisce un aumento del costo parametrico del 25% per gli immobili produttivi e del 20% per gli immobili residenziali. Si prevedono tuttavia particolari maggiorazioni che fanno lievitare il contributo concedibile per gli edifici uni e bifamiliari isolati di un ulteriore 25%, per quelli con danni gravissimi, e del 20% per gli altri, e vengono introdotti meccanismi che portano il contributo ad aumentare, in alcuni casi, di quasi il 50%. Per gli immobili produttivi il nuovo costo parametrico viene maggiorato di un ulteriore 30% per gli edifici in cemento armato e del 40% se realizzati in acciaio. “Con l'approvazione del nuovo prezziario si porta a compimento un grande lavoro svolto in piena sinergia e con determinazione in Cabina di Coordinamento Sisma e quindi con il Commissario Legnini che ringrazio” ha detto il Sindaco di Norcia. “Come membro della Cabina mi sono fatto portavoce delle istanze e delle problematiche che ho avuto modo di raccogliere in questi giorni dalle varie associazioni di categoria, non ultima ad esempio l'incontro avuto a Norcia con i vertici di Ance Umbria. Queste misure – continua - fronteggiano lo smisurato rincaro dei prezzi avvenuto in questi mesi, in un periodo storico in cui tra la pandemia e la crisi bellica nel cuore dell' Europa, che ha inciso in particolare nell' aumento del costo dell'energia, non hanno sicuramente giocato a nostro favore. Questa ordinanza che andrà in vigore ottenuta la bollinatura da parte della Corte dei Conti – prosegue - consente ai cittadini di guardare al futuro con rinnovata fiducia e di poter affermare che per le imprese sarà addirittura più conveniente lavorare per la ricostruzione post sisma che non per il solo 'Superbonus 110', ed oltretutto divenire protagonisti attivi del più grande cantiere d'Europa” conclude il primo cittadino. Il Prezzario Unico 2022 ed il nuovo costo parametrico potranno essere applicati, oltre che alle nuove richieste di contributo, a quelle già presentate e non ancora approvate, ma anche a quelle precedentemente decretate, con trattamenti differenziati tra i decreti emanati prima del 31 dicembre 2020 e quelli dal primo gennaio 2021, relativamente alle lavorazioni effettuate a partire da luglio 2021. Il costo parametrico, che di fatto rappresenta il tetto massimo al contributo concedibile, verrà poi aggiornato ogni sei mesi attraverso un Osservatorio preposto.