Che volesse prendersi una rivincita dopo l'assenza dai giochi olimpici di Parigi e tornare sul podio, lo aveva dichiarato fin dal primo minuto. Ma che in sole sei settimane di lavoro riuscisse a riprendersi la corona di re dei 200 farfalla, Federico Burdisso non se lo aspettava proprio. E invece al Campionato italiano assoluto Open di vasca corta di Riccione, il 23enne pavese si è riaffermato alla grande, segnando un fondamentale punto di ripartenza in vista dei giochi di Los Angeles. Burdisso – tesserato per Esercito – ha nuotato in 1'52"85, un secondo e mezzo in meno rispetto a quanto registrato al mattino e con un eccellente passaggio in 53"28 ai 100. "Un tempo non eccezionale – ha spiegato il nuotatore - ma che rispecchia ciò che valgo in questo momento. Ho ripreso ad allenarmi da un mese e mi aspetto ovviamente di crescere ancora". Tornato dal suo storico allenatore Simone Palombi, quello delle certezze che lo portarono al bronzo europeo a Glasgow 2019 e a quello olimpico a Tokyo 2020, il 23enne pavese si è buttato di nuovo in vasca dopo una lunga assenza. Da poche settimane nella piscina comunale di Gubbio, insieme al suo tecnico di fiducia, sta cercando di recuperare la forma e i suoi migliori standard. Di lavoro ce n'è ancora molto da fare, ma Burdisso sembra essere partito bene e si sa, chi ben comincia è a metà dell'opera. "Sono molto soddisfatto – ha commentato Palombi – non pensavo che Federico potesse far questo tempo dopo solo sei settimane di lavoro. Stiamo anticipando i tempi del suo recupero fisico e mentale, ma la nostra road map non cambia, la testa è ai trials di aprile. Useremo questo risultato per il morale e per lavorare ancora più forte".