Oltre 700 alunni e studenti eugubini di scuola primaria tra i circoli “Matteotti”, “Montessori”, Cipolleto, Torre, Semonte e Scorcello, scuola media con “Mastro Giorgio Nelli” e superiori con “Mazzatinti” e “Cassata Gattapone” hanno ascoltato e poi posto le loro domande nel centro servizi “Santo Spirito” durante l'incontro moderato dalla giornalista Federica Grandis e che ha avuto come relatore Mario De Simone, fratello di Sergio De Simone: figlio di papà partenopeo e mamma di origini ebraiche, ad appena 7 anni Sergio fu arrestato dalle milizie nazifasciste tedesche assieme ad altri 8 componenti della famiglia incluse le cuginette Andra e Tatiana Bucci di 6 e 4 anni, poi sopravvisute all'Olocausto. Condotto ad Auschitz, Sergio fu l'unico italiano scelto dal dott. Joseph Mengele tra i venti bambini da inviare al campo di concentramento di Neuengamme ad Amburgo, per essere messi a disposizione come cavie umane per gli esperimenti del dottor Kurt Heissmeyer. Nella notte tra il 20 e il 21 aprile 1945, qualche giorno prima della fine della guerra, Sergio e gli altri bambini furono trasferiti nella scuola amburghese di Bullenhuser Damm dove persero la vita. Così Mario, nato dopo la fine della guerra, ha saputo solo tanti anni dopo la storia di suo fratello Sergio, per una vicenda che è stata ricostruta nei dettagli e oggi raccontata soprattutto alle giovani generazioni, al fine di non dimenticare mai gli insegnamenti della storia e far capire che, oggi più che mai, sia fondamentale rifiutare e combattere ogni forma di violenza.
Servizio nel Tg Alto Chiascio con intervista a Mario De Simone (ore 19.30, 20.30)