Omicidio ucraina folignate: serrate le indagini ma i pm si cuciono la bocca

Un uomo sottoposto ad interrogatorio; una serie di testimoni ascoltati dai carabinieri per cercare di ricostruire le ultime ore della badante ucraina 51enne uccisa con un laccio (forse di una sorsetta) stretto attorno al collo a Perugia, ma residente a Foligno; una serie di riscontri medico-legali sul corpo della vittima; lo studio da parte degli uomini del Ris su alcune macchie, sembra di sperma, rinvenute a terra nel piccolo bagno del parco S. Anna ed ancora sugli indumenti della donna uccisa. E' questo il complesso scenario investigativo su cui i carabinieri stanno indagando; in particolare nelle ultime ore e' stato ascoltato un uomo alto e biondo (cosi' alcuni testimoni avevano indicato l'accompagnatore della donna uccisa, visti insieme nel parco in tarda mattinata) prelevato in Alta valle del Tevere e portato in caserma nel capoluogo, forse un amico connazionale o di altro stato estero, forse una ex-fiamma della donna, che pero' sembra non avesse ora legami, anche perche' sposata e madre di due figli in Ucraina. Gli investigatori, carabinieri e polizia, nel massimo del riserbo, continuano a lavorare. Ai giornalisti,non lasciano trapelare nulla: e' silenzio, anche ufficiale da parte della Magistratura. Il Pm. Claudio Cicchella che segue la inchiesta sull'omicidio della donna badante a Foligno, non parla con la stampa, ma rimanda al Procuratore capo che pero' e' in ferie. Miriano ha affidato ora i rapporti con la stampa,al magistrato Giuliano Mignini, ermetico sull'indagine. Su questo da registrare la presa di posizione dell'Ordine dei Giornalisti e dell'Associazione Stampa Umbra che ha inviato una lettera al procuratore generale e a tutti i Procuratori Capi dell'Umbria per le difficolta' di accesso alle fonti di informazione. Nella lettera dell'Ordine dell'Asu i giornalisti ritengono "dovere istituzionale in quanto strutture anche di servizio, rappresentarLe l'esigenza di conoscere le modalita' con le quali l'Ufficio del Procuratore Capo intende rapportarsi con i mezzi di informazione alla luce delle nuove disposizioni di legge in materia. Un corretto e funzionale accesso alle fonti ufficiali, nel rispetto delle norme, e' il primo elemento - e' detto nella lettera - per un pieno esercizio del diritto di cronaca e per ottemperare al diritto di ogni cittadino ad un'informazione completa e professionalmente valida che e' un dovere per ogni giornalista".