Distretto nanomateriali, il progetto continua. Parliamo del polo di innovazione di Nocera Umbra, presentato nel Settembre 2021 con tanto di visita del ministro Giorgetti, finanziato con i fondi del Pnrr che prenderà forma negli stabilimenti dell’ex Merloni di Gaifana e che era stato al centro di perplessità negli ultimi giorni a causa del passo indietro di una delle aziende coinvolte nel progetto, la The Graphene Company. Dubbi fugati da quanto avvenuto nella sala fiume di palazzo Donini dove la presidente, Donatella Tesei, e il rettore Maurizio Oliviero, alla presenza anche dell'assessore allo sviluppo economico Michele Fioroni, hanno firmato il protocollo d’intesa tra la regione Umbria e l’università di Perugia che prevede la creazione di due poli d’innovazione, cosiddetti spoke: il Polo nanomat a Nocera Umbra e il polo Biomat a Terni, quest'ultimo incentrato sui biomateriali. Graviteranno sul territorio umbro fondi per circa 30 milioni di euro con l’obiettivo di plasmare innovativi modelli di sviluppo in due aree da tempo dismesse. Una firma che ha rappresentato il clou della giornata dedicata al progetto “Vitality – ecosistema di innovazione, digitalizzazione e sostenibilità per l’economia diffusa del centro Italia” che ha come referente scientifico per l'università il professor Luca Gammaitoni, finalizzato alla creazione di un Ecosistema di Innovazione interregionale che vede la partecipazione di tre regioni, Umbria, Marche e Abruzzo e ha come obiettivo la promozione della collaborazione fra mondo accademico, centri di ricerca, aziende e start-up.
“Quella che sigliamo oggi non è una dichiarazione di impegni, ma una prima, vera e concreta attuazione del progetto. Parliamo di materiali e dispositivi nanostrutturali per lo Spoke 9 e di materiali e dispositivi biocompatibili per lo Spoke 10” – ha dichiarato il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Prof. Maurizio Oliviero in occasione della firma del protocollo, avvenuta a fine mattinana al Salone d'Onore di Palazzo Donini –. Voglio sottolineare che agire per la sostenibilità comporta anche il coraggio di fare delle scelte in grado di candidare il nostro territorio, insieme alla nostra Università, a diventare un punto di riferimento. Queste le parole della Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei: “Si tratta di un progetto fondamentale sulla ricerca, che ricade su aree di crisi complessa. Questo protocollo dimostra ancora una volta l’importanza della collaborazione e la capacità di istituzioni e imprese di saper fare squadra. Per ottenere risultati nei settori cardini della regione, è imprescindibile lo stretto rapporto con l’Università degli Studi di Perugia, che è grande patrimonio e rappresenta una vera e propria risorsa per la nostra Umbria”. A seguire, il Prof. Luca Gammaitoni, referente scientifico del progetto per l’Università degli Studi di Perugia ha affermato: “Questo è un momento molto importante per il progetto e per la comunità civile che vive in Umbria. Abbiamo voluto siglare un accordo che rappresenta un punto di arrivo, ma anche un punto di partenza. Due territori, che un tempo erano un giardino, oggi sono diventati aridi. Noi vogliamo irrigarli e seminarli di nuovo e il primo seme viene gettato proprio in questo momento, con la firma del protocollo d’intesa. Infine, l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Umbria, Michele Fioroni ha sottolineato che "la collaborazione con l'Università rientra tra quelle azioni di sistema che contribuiscono a costruire una politica di sviluppo di successo di medio-lungo periodo. Le azioni che verranno messe in campo nei prossimi mesi e anni potrebbero cambiare il volto di aree come Nocera Umbra, e contribuire al rilancio dell'area di crisi complessa di Terni." L'assessore ha inoltre aggiunto che "è bene sottolineare che il percorso intrapreso è tutt'altro che banale o scontato. Come amministrazione, non coinvolta direttamente nella realizzazione del progetto Vitality finanziato dal PNRR, sarebbe stato per noi più semplice lasciare che l'Università implementasse da sola il progetto. Ma questa amministrazione non ha mai optato per le strade più facili, ma per quelle che maggiormente contribuiscono all'economia della nostra Regione.
Il Progetto “Ecosistema di Innovazione, Digitalizzazione e Sostenibilità per l'Economia diffusa nel Centro Italia”: un HUB e 10 Spoke
È finanziato con la Missione "Dalla Ricerca all'Impresa" del PNRR e prevede la partecipazione di 23 soggetti tra Università, Enti di Ricerca e Enti privati, provenienti da Abruzzo, Marche e Umbria.
L'Università dell'Aquila è l'HUB del progetto ed è pertanto il soggetto attuatore cui fanno capo 10 Spoke, ognuno dei quali si contraddistingue per lo sviluppo di una tematica di ricerca specifica.
Allo Spoke si affianca l'attività di soggetti affiliati che possono essere enti pubblici o privati che concorrono alla realizzazione dell'attività tematiche di propria competenza.
Il ruolo di UniPg
L'Università degli Studi di Perugia coordina gli Spoke 9 e 10 ed è affiliata per gli Spoke 2, 3, 5.
Spoke 9 – Polo NANOMAT
È dedicato alla scienza e alla tecnologia dei materiali nanostrutturati e alle loro applicazioni in dispositivi innovativi. I nanomateriali sono costituiti da particelle o aggregati di dimensioni estremamente ridotte, comprese tra 1 e 100 nanometri (nm), e, proprio grazie alla ridotta dimensionalità, presentano proprietà fisiche, chimiche, elettriche e meccaniche particolarmente adatte a molteplici utilizzi.
L'obiettivo principale del progetto è portare avanti un'attività di ricerca volta a supportare la strategia dell'Ecosistema dell'Innovazione per il piano di sviluppo della Regione Umbria, attraverso la creazione di un nuovo parco tecnologico - POLO NANOMAT - dove le attività di ricerca riguardanti i nanomateriali saranno svolte a stretto contatto con le aziende e dove è prevista la nascita di spin-off e start-up originali.
L'insediamento del Polo è previsto presso il Comune di Nocera Umbra (Pg).
Overall budget: 18.482.071,99 euro.
Spoke 10 – Polo BIOMAT
È incentrato sulla scienza e sulla tecnologia biomateriali e più nello specifico sui materiali bio- based, biooriginati, biocompatibili e sulle bioplastiche. I biomateriali sono un gruppo di materiali innovativi di origine naturale o sintetica progettati per le applicazioni biotecnologiche in campo ambientale, biomedico e industriale. Le attività di ricerca condotte dall'Università di Perugia e dai soggetti affiliati allo spoke saranno svolte a stretto contatto con le aziende e le imprese industriali. Il progetto prevede il coinvolgimento di enti territoriali e la creazione di spin-off e di startup originali che si insedieranno presso il costituendo parco tecnologico POLO BIOMAT - e supporteranno l'Eco- sistema dell'Innovazione del piano di sviluppo della Regione Umbria.
L'insediamento del Polo è previsto presso il Comune di Terni.
Overall budget: 12.342.342,54 euro
Perugia
07/07/2023 19:15
Redazione