Per due mesi e mezzo si sono ritrovati in cinque, la sera, per allestire un presepe tutto particolare. Di loro colpisce la giovane età, e quindi la maestria che hanno saputo impiegare in questa realizzazione fatta di semplice polistirolo: l'ambientazione è nella suggestiva Piazza Grande di Gubbio e i promotori, i giovani Leonardo Argentina, Andrea Rueca, Giacomo Faramelli, Fabio Zoppis ed Enrico Agostinelli, hanno voluto e saputo renderlo particolarmente ricco di dettagli. Così, accanto alla rappresentazione della natività, abbondano personaggi e scene di vita ordinaria delle varie epoche storiche nella città di Gubbio. A far bella mostra di sé, dunque, c'è Don Matteo insieme al maresciallo Cecchini, dalla fiction "Don Matteo". Ma c'è anche un riferimento alle autorità di oggi, con il sindaco a palazzo Pretorio e di ieri, con i consoli nell'omonimo palazzo. Spazio anche al clero, ma anche ai campanari, intenti a produrre il suono che rende unica Gubbio. Il giorno di festa massima per la città, i Ceri, trova spazio con la presenza dei cuochi intenti a cucinare per la “tavola bona”. A Piazza Grande presenti anche i balestrieri. E accanto alle particolarità figura, come in ogni presepe la scena della natività, con Gesù Bambino, Giuseppe e Maria posizionati proprio sotto la bellissima riproduzione del palazzo dei Consoli.