Presi i rapinatori "del matterello"

Erano tornati in azione il 25 gennaio scorso, quando, camuffati con sciarpe e parrucca ed armati di taglierino e matterello, avevano fatto irruzione nella filiale Unicredit di Ponte San Giovanni, riuscendo a mettere a segno un colpo da 23.000 euro circa. Non era la prima volta che l’innocuo utensile da cucina appariva sulla scena perugina come strumento utilizzato per minacciare e paralizzare cassieri ed impiegati nel corso di una rapina in banca: con analoghe modalità erano state consumate, nel mese di ottobre dello scorso anno, altre due rapine ai danni dello stesso istituto di credito di via Quintina a Ponte San Giovanni e dell’agenzia M.P.S. di Ponte Felcino. Sulle tracce degli estrosi rapinatori erano, però, i carabinieri del Nucleo Operativo del Reparto Operativo del comando Provinciale di Perugia che, raccogliendo gli indizi lasciati sulla scena del delitto ed assemblandoli pazientemente come tessere di un complicato mosaico, sono riusciti a raccogliere gravi, determinanti e concordanti indizi di colpevolezza, in particolare per l’episodio del 25 gennaio, a carico di tre pregiudicati romani, nei confronti dei quali, su richiesta del P.M. titolare delle indagini – dott. Sergio Sottani –, il G.I.P. del Tribunale di Perugia – dott.ssa Marina De Robertis – ha emesso il 4 luglio scorso la misura cautelare della custodia in carcere. Misure che sono state eseguite nella capitale dai carabinieri del R.O.N.O. di Perugia con la collaborazione dei colleghi della Compagnia di Roma – Piazza Dante nelle prime ore del mattino di ieri.