Si è chiusa con circa 420 osservazioni la fase partecipativa al PRG. La possibilità cioè da parte di cittadini, aziende, istituzioni di presentare considerazioni e richieste di modifica al piano regolatore generale, ammissibili solo per un totale di 50 mila metri cubi. Prosegue così il complesso iter che porterà all’approvazione della parte attuativa del documento urbanistico. Ora le osservazioni presentate presso la segreteria comunale, alle quali si aggiungeranno altre inviate per posta, saranno analizzate, catalogate e inserite nella mappa del piano approvato nella parte strutturale lo scorso 20 gennaio. In base alla legge regionale 31/1997 “Disciplina della pianificazione urbanistica comunale”, sulle osservazioni si pronuncia il consiglio comunale entro il termine perentorio di 120 giorni. Ma prima di essere esaminato di nuovo dalla massima assise cittadina il documento urbanistico passerà il vaglio dei tecnici e consulenti che l’hanno elaborato, nonché quello della Commissione edilizia. Le relative osservazioni apportate al PRG – di cui 3 dello stesso Comune per imprecisioni ravvisate nel piano – arriveranno in consiglio corredate di relazione tecnica, che ne illustra alcuni aspetti come ad esempio l’ammissibilità della richiesta di variazione. Una volta discusse e approvate le osservazioni alla parte strutturale del piano, il documento urbanistico viene trasmesso alla Provincia, ente incaricato dalla legge a verificarne e valutarne – con una conferenza istituzionale – la conformità e a prescrivere eventuali modificazioni. Dopo la delibera dell’ente provinciale il PRG torna in consiglio comunale per l’approvazione della parte attuativa, che mette in pratica le previsioni del documento urbanistico.