Puc 2: Confcommercio regionale chiede una proroga dei termini

“Scadono in questi giorni i termini per la presentazione ai Comuni, da parte dei privati, dei progetti che saranno selezionati per i Programmi Urbani Complessi di seconda generazione, i cosiddetti PUC 2. Abbiamo perciò chiesto alla Regione, insieme alle altre associazioni, che siano concessi due mesi di proroga alla scadenza del bando regionale, in modo che i Comuni possano, a loro volta, concedere alle imprese il tempo necessario a completare le documentazioni necessarie”. Luciano Ioni, presidente della Confcommercio regionale dell’Umbria, sottolinea la valenza dei PUC 2, ma esprime anche la preoccupazione che i tempi troppo stretti possano in qualche modo limitare i benefici per le imprese e per il territorio. “Il bando della Regione sui Programmi Urbani Complessi di seconda generazione – aggiunge Ioni - è un’occasione unica per il rilancio, la riqualificazione e la rivitalizzazione dei centri storici dell’Umbria. È un treno che la nostra regione non può rischiare di perdere. Ma i bandi pubblicati dai Comuni per selezionare i progetti dei privati scadono in questi giorni a causa di un’agenda dettata dai tempi per la rendicontazione dei fondi euopei. I tempi a disposizione delle imprese per presentare la documentazione, come avevamo sottolineato fin da subito, sono stati strettissimi e soprattutto a cavallo del mese di agosto, quando è difficile persino trovare un fornitore da cui ottenere un preventivo. Il rischio che dobbiamo evitare è che progetti importanti per i nostri centri storici non riescano ad essere inseriti nei programmi solo per problemi burocratici. Anche perché se non si raggiunge la soglia minima di investimenti dei privati, vengono limitati dal bando anche i finanziamenti per le opere pubbliche, e comunque questi ultimi sono concessi ai Comuni in proporzione agli investimenti da parte delle imprese. Da queste considerazioni nasce la richiesta di una proroga”. Confcommercio ha da subito giudicato molto positivamente questi nuovi programmi, poiché inquadrano i centri storici nel loro complesso e puntano sì alla riqualificazione urbanistica e delle infrastrutture, ma anche alla rivitalizzazione economica e sociale, che passa necessariamente dallo sviluppo delle imprese commerciali e di servizio e dalla predisposizione di un piano organico di marketing territoriale. Fin da subito, l’organizzazione ha messo a disposizione le proprie competenze, proponendosi come partner dei Comuni per la costruzione del progetto complessivo e del piano di marketing. Ha contattato centinaia di imprese per stimolare gli investimenti privati e aiutarle a partecipare al bando. “Il nostro auspicio – conclude Ioni – è che ora la selezione dei programmi premi i Comuni che hanno inserito realmente progetti innovativi e di qualità per i nostri territori. Sappiamo che ci sono molti progetti interessanti che possono davvero costruire una leva per lo sviluppo locale, soprattutto laddove sono stati coinvolti gli imprenditori e si è puntato con decisione al marketing territoriale come strumento strategico di rilancio”.