Potrebbero addensarsi nubi sul progetto del quadrilatero, la nuova infrastruttura viaria di Marche e Umbria, che interessa da vicino anche l’eugubino-gualdese con la direttrice Perugia-Ancona, che è una delle priorità dell’intero piano viario interregionale. Se non altro potrebbero prevedersi rallentamenti all’iter che si è già avviato. Il motivo sta nel ricorso al tar del Lazio inoltrato da Legambiente nazionale, che ha recepito le preoccupazioni segnalate dalla sezione locale di Foligno dopo le dichiarazioni del comune folignate che sottolineavano il “sotto dimensionamento dello studio di impatto ambientale rispetto alle sigenze di un opera così importante. Chiesto così al tar l’annullamento della delibera del CIPE del 27 maggio 2004 con la quale sono stati approvati i progetti. “E’ bene ricordare – dice Gianfranco Anzideo presidente dell’associazione ambientalista folignate- che i progetti prevedono 40 Km di gallerie, 11 Km di viadotti, 43 svincoli, 23 cavalcavia, 48 sottopoassi per una lunghezza totale del tracciato di 160 Km. Per quanto attiene all’impatto ambientale si prevede una riforestazione di 1500 ettari in 30 anni. Senza poi contare- continua Anzideo- le numerose cave che saranno aperte, con impatto paesaggistico irreversibile, i prelievi di acqua, apertura di depositi di esplosivi, individuazione nuove discariche. Il tutto con un aumento impressionante dell’inquinamento nell’aria, nell’acqua e nel suolo con sostanze, calore o rumore”.
Ora si attende il responso del Tar laziale sul ricorso: un pronunciamento positivo rispetto alla richiesta di stop da parte di Legambiente bloccherebbe l’iter dei lavori, con un inevitabile prolungamento dei tempi prefissati nell’attuazione del Piano, la cui stessa esecuzione sarebbe messa in forse.