Verrà presentato sabato 16 gennaio alle ore 18 presso il Museo di Santa Croce il Calendario storico di Umbertide 2016, giunto alla 25esima edizione e dedicato quest'anno al tema dell'emigrazione.
“Non lasciate la patria vostra senza benedirla. Se anche è povera e se perciò dovete cercare pane e lavoro in paese straniero, lontano dal vostro villaggio e dai vostri cari, amatela egualmente, fortemente”; queste le parole, forse un po’ retoriche, che accompagnavano l’emigrante italiano di un tempo quando si accingeva a lasciare il proprio paese in cerca di fortuna. Un distacco che pesava molto più di quanto si pensasse, anche se le foto raccolte nel Calendario di Umbertide mostrano spesso facce serene, magari anche allegre, come segno del desiderio di comunicare ad amici e parenti che cercare un lavoro all’estero era stata comunque una scelta felice e consapevole. Non è stato sempre così, ma la caparbietà e la voglia di migliorare le condizioni di vita della propria famiglia hanno aiutato gli emigranti umbertidesi a superare le difficili prove cui erano sottoposti. Difficile raccontare in poche pagine la vita degli umbertidesi all’estero ma l’idea, maturata già alcuni anni fa dai redattori del Calendario, ha colto l’occasione del 25esimo anniversario della pubblicazione, per conferire il giusto valore ad un fenomeno che ha coinvolto a più riprese la nostra comunità sia sotto il profilo sociale, che economico e che continua ad interessarla tuttora, considerando che molti giovani preferiscono cercare lavoro all’estero. A motivare questa scelta contribuisce soprattutto la difficoltà di dedicarsi a professioni, come quella del ricercatore, che non hanno materialmente uno sbocco nel nostro Paese o sono soggette a modalità di ingaggio complicate e spesso legate a situazioni di privilegio piuttosto che di merito. Una condizione comunque migliore rispetto a quando i nostri primi emigranti - si parla di quelli partiti a cavallo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento - lasciando Umbertide si dirigevano verso paesi sconosciuti ed in cui si viveva ai limiti della sopravvivenza. Viaggi lunghi e difficili ed approdi in territori spesso selvaggi e diversi, per forma di vita, linguaggi ed usanze, da quelli dolorosamente lasciati. Raggiungere mete come l’Argentina, il Brasile o come le miniere della Pennsylvania, o gli immensi territori dell’Australia e dell’Africa, ma anche destinazioni più vicine, come la Francia, la Svizzera e la Germania, non erano frutto di decisioni meditate a lungo, ma di necessità urgenti e se molti raggiunsero gli scopi che si erano prefissi, tanti altri tornarono senza aver neppure sfiorato la fortuna. Il Calendario storico di Umbertide 2016 verrà presentato sabato prossimo 16 gennaio alle ore 18 presso il Museo di Santa Croce, alla presenza del sindaco Marco Locchi, dell’assessore alla Cultura Raffaela Violini e del curatore del Calendario Adriano Bottaccioli. Per l’occasione verrà inaugurata anche la mostra fotografica sugli umbertidesi all’estero che resterà aperta anche nei giorni seguenti a disposizione del pubblico e delle scolaresche.
Città di Castello/Umbertide
13/01/2016 12:47
Redazione